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Settimo Comandamento, il manifesto di LIBERI Olbia: “Nessuno è padrone delle risorse”

Una provocazione profonda per riflettere sulla gestione delle risorse di tutti gli olbiesi. Il riferimento è al cemento su Cala Saccaia.

Settimo Comandamento, il manifesto di LIBERI Olbia: “Nessuno è padrone delle risorse”
Settimo Comandamento, il manifesto di LIBERI Olbia: “Nessuno è padrone delle risorse”
Olbia.it

Pubblicato il 12 May 2021 alle 12:40

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Olbia. La colla non si è ancora asciugata ma il nuovo messaggio 12 metri per 3 in via Gabriele D’Annunzio è già destinato a far discutere la città: “Il nostro Settimo Comandamento”. La firma è quella della lista LIBERI Olbia, a sostegno di Augusto Navone Sindaco, che sul sito ufficiale spiega di aver tratto ispirazione dall’udienza di Papa Bergoglio dove esplicitava il più ampio e profondo significato del settimo comandamento “non rubare”: ogni ricchezza, per essere buona, deve avere una dimensione sociale. In questa prospettiva appare il significato positivo e ampio del comandamento. Nessuno – ha spiegato il Papa – è padrone assoluto dei beni, è un amministratore. “Ci ritroviamo totalmente nel sentimento del Papa, ricorda che il nostro ruolo è limitato nel tempo, a differenza delle risorse che la nostra bellissima terra ci pone a disposizione”: è questo il messaggio che Liberi, una delle liste più agguerrite della Grande Coalizione con Navone sindaco, intende mandare alla città e a tutti gli olbiesi. Lo fa con una massiccia, e pungente, campagna di comunicazione che - a giudicare dal ritmo – si preannuncia sempre più serrata. L'ultimo capitolo è il manifesto “Settimo comandamento” che, come il precedente “Non è tutto loro quello che luccica”, è destinato a dividere e ad alimentare confronti politici pre-elettorali: il riferimento implicito è alla cementificazione di Cala Saccaia e, in generale, alle scelte non condivise sulle risorse territoriali comuni degli olbiesi. Queste dichiarazioni del Papa - "la destinazione universale dei beni rimane primaria, anche se la promozione del bene comune esige il rispetto della proprietà privata, del diritto ad essa e del suo esercizio" e “ciò che manca è una libera e lungimirante imprenditoria, che assicuri una impostazione solidale e un’equa distribuzione” - sono concetti che, secondo Liberi, devono sempre accompagnare una amministrazione oculata. Una lettura politica raffinata e al passo con i tempi, quella del Papa cattolico che ha ispirato la compagine olbiese. Se la ricchezza è in mano di pochi e se il pianeta è uno solo, chi amministra lo deve fare tenendo sempre presente il bene comune, la protezione della Terra e la difesa delle risorse che non possono essere solo di pochi, ma di tutti.  “Il nostro dovere civico è quello di proteggere le vostre risorse, quelle dei vostri figli, partendo da Olbia, utilizzare tutti i mezzi in nostro possesso affinché possano essere a disposizione della comunità in toto, e non a disposizione di pochi”. Una dichiarazione politica forte, quella di Liberi, che lascia il segno. Ecco il significato integrale del Settimo Comandamento di Liberi Olbia