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Puc by Nizzi, corsa contro il tempo per approvarlo

Obiettivo "Buras" prima delle elezioni

Puc by Nizzi, corsa contro il tempo per approvarlo
Puc by Nizzi, corsa contro il tempo per approvarlo
Angela Galiberti

Pubblicato il 31 July 2021 alle 06:36

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Olbia. Agosto è alle porte e con esso una piccola pausa per la politica cittadina, prima della volata finale verso le elezioni comunali – sempre che la pandemia non scompigli ancora le carte e non allunghi ulteriormente “il brodo” fino alla prossima primavera. In questi giorni c'è un nodo molto importante da sciogliere per l'amministrazione Nizzi e per gli uffici comunali: il Piano Urbanistico Comunale. In queste settimane, con una serie di approfondimenti specifici, stiamo analizzando tutte le osservazioni che la Regione Sardegna ha spedito al Comune di Olbia in sede di copianificazione: parliamo di 167 pagine in cui i funzionari regionali fanno “barba e capelli” al Puc by Nizzi, chiedendo una serie di correzioni, alcune veramente importanti come quelle sulle zone F che vengono quasi tutte (quelle grosse) cassate. Il quadro che esce da queste 167 pagine non è dei migliori per il Piano dell'assessore all'Urbanistica, nonché sindaco, Settimo Nizzi: le correzioni da fare sono veramente tante, molte di sostanza. Cosa sta succedendo, dunque, negli uffici comunali? Non è chiaro: nell'ambito dei consiglieri comunali, si vocifera che l'obiettivo del sindaco Nizzi sia quello di portare a casa il “risultato”, ovvero il poter dire di aver fatto un Puc. Che poi questo non sia il migliore dei Puc possibili non ha importanza. Si narra di uffici comunali sotto pressione che lavorano alacremente per le contro-deduzioni: il goal da segnare è la pubblicazione sul Buras a stretto giro, entro le prossime elezioni. Altre voci di corridoio, invece, narrano di “ferie” che non potrebbero permettere il raggiungimento di questo obiettivo nei tempi voluti dall'amministrazione. Qualunque sia la verità, lo scopriremo a breve. Certo è che sarebbe meglio che il Puc sia utilizzato per dare uno strumento di sviluppo agli olbiesi e non per mera campagna elettorale con rischio di avere una “montagna” che partorisce “un topolino”.