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Cronaca

Olbia. Pesca abusiva di ricci a Tavolara: maxi multa per un pescatore

Olbia. Pesca abusiva di ricci a Tavolara: maxi multa per un pescatore
Olbia. Pesca abusiva di ricci a Tavolara: maxi multa per un pescatore
Olbia.it

Pubblicato il 30 October 2017 alle 13:38

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Olbia, 30 ottobre 2017 -Questa mattina, 30 ottobre, gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costieradi Olbia hanno individuato e sanzionato un pescatore abusivo di ricci di mare -aPorto San Paolo, all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Capo CodaCavallo.

La segnalazione è pervenuta direttamente dal Presidente dell’Area Marina Protetta ed immediatamente il Direttore marittimo, Capitano di Vascello Maurizio Trogu, hadisposto l’uscita via mare della Motovedetta CP2216 e via terra di una pattugliaspecializzata.Il personale, appena giunto in zona, grazie alla collaborazione del Corpo forestale edi vigilanza ambientale della Regione Sardegna, ha localizzato il pescatore ancorain acqua intento al recupero delle ceste con i ricci appena pescati, accertando econtestando una serie di violazioni.La persona, infatti, stava pescando senza la prevista autorizzazione dell’Area MarinaProtetta, ma soprattutto in tempi vietati, atteso che la pesca al riccio di mare non èstata ancora aperta.Tale controllo ha permesso di scongiurare un danno ambientale poiché le colonie diechinodermi sono in grande sofferenza in tutti gli areali del Mar di Sardegna ed è unelemento che, per la salvaguardia dell’ambiente e per la sostenibilità futura della filiera,non può essere trascurato.

Si è proceduto pertanto a sequestrare circa 500 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) per violazione della relativa disciplina di cui al DecretoRegionale, al Regolamento dell’A.M.P., nonché al D.Lgs n°04/2012 in materia dipesca, perciò, è stato elevato un verbale amministrativo per l’ammontarecomplessivo di € 4.000.Successivamente, è stata effettuata la certificazione della specie ittica e la verifica divitalità del pescato che è stato restituito al proprio habitat mediante la reimmissione inmare all’interno dell’ Area Marina Protetta.

L’attività posta in essere si inquadra in una più ampia serie di controlli ambientali esulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria diPorto di Olbia e proseguirà nelle prossime settimane per la tutela della salute pubblicae della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia dipesca al fine di reprimere eventuali altre attività illecite.