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Cronaca

Olbia: l'emozione del tempo visitando la Necropoli di San Simplicio

Olbia: l'emozione del tempo visitando la Necropoli di San Simplicio
Olbia: l'emozione del tempo visitando la Necropoli di San Simplicio
Laura Scarpellini

Pubblicato il 11 October 2020 alle 11:56

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Olbia, 11 ottobre 2020 - Anche la nostra Olbia cela sul proprio territorio siti museali di grande prestigio e interesse. A tal proposito troviamo la Necropoli di San Simplicio in cui viene custodito parte dello scavo archeologico messo in luce, in occasione dei lavori di riqualificazione dello spazio antistante alla Basilica del Santo patrono di Olbia e della Gallura.

Sono state rinvenute ben 450 tombe risalenti all'età romana tra il 200 a.C. al 300 d.C. Evidenti le suggestive stratificazioni di culto extraurbano, e una necropoli che segnano gli albori della città di Olbia ripercorrendo così 2 mila anni dalla sua nascita grazie ai Fenici, fino al Medioevo.

L'importante sito archeologico olbiese ci permette di conoscere il grande valore di un' Olbia antica. I Fenici proprio nel sottosuolo dell’attuale chiesa, avevano dato vita ad un fondamentale luogo di culto, che ha proseguito nella sua attività anche nella fase greca, e punica.

Durante l'età romana il tempio è stato dedicato alla dea Cerere mentre lo spazio adiacente viene era destinato ad accogliere le sepolture. Con l'avvento del cristianesimo il luogo di culto verrà dedicato a Simplicio martire. Bisognerà invece attendere l'età giudicale, per assistere alla realizzazione della chiesa romanica.

L'attuale esposizione museale della Necropoli di San Simplicio, va a completare quella dei numerosi reperti presenti presso il Museo archeologico di Olbia. L'unicità della necropoli olbiese si ritrova nella particolarità del suo essere: la stratificazione del tempo e degli eventi che si sono succeduti ne conferiscono un'evoluzione e un'emozione unica. Si osserva distintamente la testimonianza dell'attuale città moderna, che sovrasta l'antico abitato e la sua necropoli.

Il suggestivo percorso ci porta a conoscenza, attraverso la grande quantità di reperti, dello scorrere del tempo e di tutte le tracce che sono state lasciate durante il passaggio dei secoli.

L'affascinante sito olbiese è visitabile con audioguide fruibili attraverso smartphone, supportate anche da numerosi cartelli esplicativi, o con il prezioso supporto di una guida turistica o l'archeologo che accompagnerà i visitatori lungo il percorso. La durata della visita museale è di circa 25 minuti durante i quali si potrà compiere un viaggio nella storia di Olbia partendo dalla sua origine. Man mano viene raccontata la sua storia attraverso i secoli. Ben visibile ai visitatori è l'antichissimo pozzo greco che contiene ancora oggi l'acqua, i numerosi vasi in ceramica, le suggestive tombe e uno scheletro risalente all'epoca romana. Statue votive, numerose ampolle in vetro necessarie alla conservazione di per oli, oggetti in ceramica e altri piccoli reperti, completano la preziosa esposizione.

L'ingresso si trova in Via Gabriele D'Annunzio e per tutte le informazioni
è possibile rivolgersi all'Ufficio Informazioni Turistiche Comune di Olbia Tel. 0039 0789 52206 / 0039 3349809802 email: [email protected] . Si potranno ricevere inoltre tutte le indicazioni necessarie per partecipare ad una visita museale nel rispetto delle normative anti- Covid.

Un emozionante viaggio nel tempo che ci farà conoscere le origini della città di Olbia, rivivendo situazioni e abitudini di popolazioni antiche. Un passato su cui si è andata formandosi nel corso dei secoli, la civiltà moderna. Un imperdibile tuffo nella storia, tra cultura, fascino e mistero.