Olbia, l’arte incontra el dia de los muertos

Olbia. In occasione della commemorazione dei defunti, domenica 2 novembre, lo spazio creativo The Green Life viaggerà in Messico per far scoprire questa ricorrenza alla messicana, in modalità gioiosa e colorata: el Dia de los Muertos. Una festa UNESCO che onora i defunti con altari colorati, musica e banchetti nella credenza che le anime tornino a far visita ai loro cari. Sarà una serata all'insegna dei colori, dell'arte e della vera tradizione messicana con protagonista Nuria Metzli, artista messicana che esporrà le sue opere ispirate alla giungla.

Nuria Metzli, “moglie della pittura ed amante delle lettere” – come lei stessa ama definirsi - originaria del Messico ma residente in Italia da 25 anni, vive ad Olbia, città in cui dipinge, insegna pittura, scrive e promuove l’arte della sua terra. Si laurea in Grafica Pubblicitaria presso l'Università La Salle Laguna in Messico nel 1990. Prosegue la sua formazione frequentando l'Accademia d'Arte di Durango. Si trasferisce poi in Italia e, alcuni anni dopo, nel 2023, consegue la Maturità Artistica presso il Liceo Artistico Fabrizio De André, ottenendo anche un Premio al Merito. Come pittrice, la sua ricerca spazia dal graffito all'acquerello, dall'acrilico all'olio, in uno stile di forte impronta espressionista. Il suo soggetto prediletto è la figura umana, che negli ultimi tempi dialoga con l'esuberante vegetazione degli angoli di giungla messicana, soggetto di una sua recente esplorazione pittorica. Nel 2021, in qualità di coordinatrice per la Sardegna delle "Industrias Creativas" della Rete Mondiale di Messicani all'Estero (supportata dalla Segretaria de Relaciones Exteriores del Messico), ha allestito ad Olbia il primo "Altar de Muertos" della città, un'importante tradizione messicana. Completa il suo profilo l'attività di illustratrice per racconti e la recente pubblicazione del suo primo libro: un manuale di graphic design, "Il viaggio di Nu - Dire con le immagini".

Per l'occasione di questo evento Nuria realizzerà un vero altare messicano e sarà di fondamentale aiuto anche nella preparazione delle pietanze tipiche che verranno servite nel buffet messicano previsto per la serata a tema. L'atmosfera verrà resa ancora più allegra grazie alla chitarra e alla voce di Alessandro Mazzullo, il tutto rigorosamente in stile Mariachi.

Di seguito l’intervista all’artista:

• Cosa rappresenta per lei l’arte?

L’arte, per me, è una cosa seria. È disciplina, passione e meraviglia.

• Cosa significa questa ricorrenza per la sua cultura?

Ha un valore importante proprio per il simbolismo. Ogni elemento della manifestazione ha un significato e, nell’insieme, crea una atmosfera tutta messicana, unica, che vogliamo conservare e trasmettere. È un giorno speciale che si sta globalizzando e questo gli fa perdere il vero senso originario. Il rischio è quello che diventi un’altra ulteriore occasione di consumismo massivo dal significato tanto lontano rispetto a quello che realmente si vive o viveva da noi ancora 15 anni fa. Ma non possiamo fare altrimenti.

• Cosa vuole trasmettere con le sue opere di questa tematica?

Vorrei trasmettere il bello della festa, senza spaventare nessuno. Creare un altare, non vuol dire invocare le streghe o i fantasmi. Vuol dire ricordare gli antenati e onorarli con una candela, un bicchiere d’acqua, un ricordo e qualche fiore. Invece, per quanto riguarda il vestirsi da Catrina - la Catrina è lo scheletro femmina travestita all’Europea – questa usanza puramente festosa e commerciale, non appartiene alle tradizioni spirituali degli antenati. Tuttavia, è un ottimo modo per ispirarsi nell’arte, per festeggiare condividere con gli amici”.