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Che partita al Bruno Nespoli! L'Olbia di rimonta sulla Giana Erminio

Che partita al Bruno Nespoli! L'Olbia di rimonta sulla Giana Erminio
Che partita al Bruno Nespoli! L'Olbia di rimonta sulla Giana Erminio
Olbia.it

Pubblicato il 10 October 2016 alle 09:52

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Olbia, 10 Ottobre 2016 -Se non è stata un'impresa, poco mancherebbe per definirla tale. Una rimonta pazzesca sicuramente, che colora di bianco, un bianco brillante e vivido, il cielo di Olbia. Da 0-2 a 3-2, come solo le grandi squadre sanno fare, come solo i nostri gladiatori in campo ci hanno dimostrato di poter fare. Perché l'ammonimento di mister Mignani dopo Piacenza evidentemente è stato ben recepito dai suoi ragazzi: le partite si giocano sempre fino all'ultimo minuto, non si deve mollare mai. E la Giana Erminio ferma al "Nespoli" la sua striscia positiva di risultati utili.

All'Olbia ne sono serviti 15 di minuti, nel corso della ripresa, per mandare in estasi il pubblico del "Nespoli". Un tris di gemme calato sul tappeto verde dai danzatori bianchi: Geroni al 71'tempestivo e preciso nel capitalizzare il geometrico scambio Ragatzu-Cotali-Ragatzu sulla sinistra; Piredda all'80', sfidando la fisica e l'equilibrio con una girata propiziata da un cross ancora di Ragatzu e spedita sotto la traversa come se fosse l'acrobazia più facile del mondo;Capello, infine, all'84' che risolve in area con una rovesciata ravvicinata un presupposto innescato da Cossu sulla destra.

Una vittoria di carattere e maturità che riscatta un primo tempo in cui l'Olbia ha subito eccessivamente l'iniziativa dell'avversario, capitolando al 7' e al 15' per effetto delle marcature del guizzante Okyere (in gol di testa) e dello scaltro bomber Bruno, arrivato a quota cinque reti in campionato. La Giana Erminio è stata con ogni probabilità la squadra migliore vista al "Nespoli"sinora, sicuramente quella che ha creato maggiori difficoltà a un'Olbia sofferente oltre misura del palleggio avversario e delle catene laterali.

La scossa e la riscossa della ripresa dicono però di undici guerrieri bianchi affamati di voglia rivalsa. L'inserimento di Ragatzu per Auriemma, l'arretramento di Cossu sulla linea mediana, un4-3-3 inedito. E ancora una pressione furiosa sui martesani, costretti a boccheggiare sin dai primi frangenti dopo il ritorno dagli spogliatoi. Un rigore sbagliato da Ragatzu che non ha abbattuto nessuno in campo, che anzi è forse servito come ulteriore pungolo a riprendere la gara. Poi i tre i ganci chirurgici che hanno mandato KO la Giana. Meglio dire forse tre montanti, che elevano l'Olbia a quota undici punti e al nono posto in classifica. E soprattutto fanno battere forte il cuore biancolbiese.

Al termine della splendida vittoria in rimonta sulla Giana Erminio, il patron dei bianchi Alessandro Marino ha scambiato alcune battute con i giornalisti commentando la partita: "È arrivata una bella vittoria che dimostra che i ragazzi sono uniti e che remano tutti dalla stessa parte. Mi è piaciuta molto la reazione del secondo tempo, meno l'approccio alla gara, troppo molle".

Un successo che ha entusiasmato tutti i presenti: "La squadra mi ha abituato a queste cose. Lo vediamo in settimana come lavorano i ragazzi, il gruppo è unito e in campo si vince per questo motivo". Il presidente fa un appunto anche al pubblico: "Se ci sono motivazioni, è giusto che si venga contestati. Però la cosa importante resta l'educazione, non bisogna mai sforare nell'insulto".

In chiusura un commento sull'espulsione di Cossu: "Ci può stare, lui è il nostro capitano, il nostro condottiero. È giusto che cerchi di dare scosse di adrenalina quando servono. Può capitare che nel'arco di un campionato si venga espulsi, fa parte del calcio".

Raggiante per la vittoria, ma sempre attento a mantenere lucidità e aplomb nel commentare una delle vittorie più incredibili e goduriose della sua gestione. Michele Mignani è ovviamente soddisfatto davanti ai cronisti: "A volte - esordisce il mister - si può vincere anche così e queste probabilmente sono le vittorie più belle. Nel primo tempo non abbiamo giocato da Olbia, analizzeremo se è dipeso da questioni fisiche, tattiche o mentali. Nella ripresa è stata un'altra partita, non bisogna dimenticare che dobbiamo restare umili e sapere che nessuno ci regala niente".

Stavolta crederci sino all'ultimo ha fatto la differenza: "Questa - conferma Mignani - è la cosa che mi rende più felice oggi: ho visto nei ragazzi la voglia di non mollare mai, anche a schemi saltati. È stata una vittoria di grande carattere". Un successo che vale tanto. "Guadagnare punti in classifica è fondamentale, poi però bisogna saper interpretare e dare risposte alle cose che non hanno funzionato. Valuteremo quello che c'è da migliorare e ciò che invece è andato bene". Sui gol subiti: "È raro che l'Olbia conceda occasioni così facili all'avversario. Dobbiamo però dare merito anche alla Giana Erminio che nella prima frazione ci ha messo completamente sotto. Nei primi 45' sembravano non essere in campo".

Nell'intervallo la scossa che serviva. Cosa ha detto ai ragazzi? "In quei momenti - spiega il tecnico - si cerca di tirare su il morale. Le partite durano novanta minuti e siamo entrati in campo nel secondo tempo con uno spirito diverso. La ritengo comunque una vittoria meritata. Il rigore di Ragatzu? Se la sentiva ed era giusto che tirasse lui. Tutto è bene quel finisce bene" conlude il mister.