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Cronaca

Olbia, 8 Donna al Museo Archeologico: la parola ai ragazzi

Olbia, 8 Donna al Museo Archeologico: la parola ai ragazzi
Olbia, 8 Donna al Museo Archeologico: la parola ai ragazzi
Angela Galiberti

Pubblicato il 08 March 2013 alle 17:27

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DSCN0707 Olbia - Forti, intraprendenti, sensibili e profondi. Sono questi i ragazzi che, nela sala congressi del Museo Archeologico di Olbia, hanno dato una vera e propria lezione di maturità a tutti gli adulti presenti in sala. L'occasione era, del resto, molto importante: l'8 Donna, la manifestazione contro la violenza di genere organizzata dall'associazione Prospettiva Donna. Venerdì si è svolta la prima giornata e i protagonisti sono stati, appunto, i giovani studenti olbiesi. Ad aprire le danze sono state le studentesse della 3^A del Liceo Scientifico Lorenzo Mossa con un'opera famosissima "I monologhi della vagina" scritta da Eve Ensler. Poi quadro normativo vigente e videoclip (titolo: "Per dire basta alla violenza") a cura della 4^C ITER del Panedda. Il Panedda, con con la 3^C e 3^B Turismo, ha dato un contributo fondamentale sul tema con delle riflessioni personali realizzate dagli studenti. Il Liceo Scientifico ha poi continuato questo percorso con "L'indagine sociologica sulla violenza di genere". Non è mancata nemmeno una indagine "video" sui messaggi pubblicitari legati all'immagine femminile. A farla sono stati gli studenti del liceo Artistico De Andrè e il risultato è stato piuttosto sconfortante. Le donne, negli anni, non hanno cambiato di molto la loro immagine. O sono casalinghe ossessionate dai germi, o sono dei "corredo sessuali" abbinati a qualche oggetto. Ciliegina della torta è stata la partecipazione dei bambini della Casa Rifugio gestita da Prospettiva donna. Ovviamente, i piccoli ospiti non erano presenti in sala ma al loro posto hanno parlato gli oggetti e i filmati realizzati per il progetto "La Bottega Magica" che è stato realizzato grazie al contributo della Provincia di Olbia-Tempio. In anticipo rispetto al programma, poichè era previsto per domani, Marco Porcu (segretario provinciale del Coisp) ha dato la sua testimonianza come operatore di polizia. Marco Porcu è infatti un agente della Polizia di Stato che lavora da tanti anni ad Olbia. Porcu ha così raccontato uno dei tanti episodi di violenza che ha dovuto affrontare: due giovani donne segregate in un appartamento olbiese e costrette alla prostituzione. Proprio questo episodio ha messo in contatto Porcu con Patrizia Desole e la sua associazione avviando, così, una collaborazione durevole. L'8 Donna continuerà venerdì sera, con la Fondazione De Roberto e l'Officina del Talento, e sabato mattina con il Convegno Conclusivo.