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Nuovo decreto legge in arrivo: nuove ipotesi su coprifuoco, riaperture e nuovi parametri per zone

Ecco alcune ipotesi riguardanti il nuovo decreto

Nuovo decreto legge in arrivo: nuove ipotesi su coprifuoco, riaperture e nuovi parametri per zone
Nuovo decreto legge in arrivo: nuove ipotesi su coprifuoco, riaperture e nuovi parametri per zone
Olbia.it

Pubblicato il 17 May 2021 alle 16:39

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Olbia. Dopo diverse settimane, anche la Sardegna è finalmente tornata gialla: a rimanere rossa è ancora la Valle d’Aosta, ma l’Italia freme per sapere le nuove direttive su coprifuoco, riaperture e parametri per il colore delle regioni. Questa sera, con il nuovo decreto covid si potranno infatti avere nuove linee guida riguardanti il coprifuoco, le aperture dei ristoranti al chiuso e le riaperture di palestre, piscine e tutte le attività annesse alle cerimonie. Tra le possibilità vi è la possibilità del coprifuoco alle 23. L’ipotesi prevede che il coprifuoco verrà fatto slittare dalle 22 alle 23 sino alle 5 del mattino. Quella del coprifuoco alle 23 è in realtà una scelta temporanea che mette in accordo lo stato dell’arte attuale e le richieste del centrodestra. La decisione potrebbe però essere progressivamente modificata in termini meno restrittivi nel periodo estivo, contagi permettendo. Per quanto riguarda le ipotesi sulle riaperture anticipate ci potrebbero essere delle variazioni in anticipo: il centro destra ha già proposto di anticipare la riapertura di bar e ristoranti, al chiuso, prima della data già stabilita, 1 giugno. Un altro tema è quello dei centri cemmerciali e quindi nella riapertura nel fine settimana e dei “banchetti” alle cerimonie. Oggi inoltre dovrebbero essere stilate le nuove linee guida per l’attribuzione di colore delle Regioni e Province autonome italiane. La prima ipotesi è quella della riduzione del numero di parametri per il numero a rischio, l’idea sarebe infatti quella di ridurli da 21 a 12. L’indice Rt non perderà il suo valore, ma verrà ridotto nella sua elaborazione complessiva dei vari fattori di rischio. Si suppone invece che il peso verrà dato agli indici di pressione ospedaliera e dell’incidenza dei casi ogni centomila abitanti: con 250 casi ogni centomila scatterà la zona rossa, tra i 150 e i 249 la zona arancione e tra i 50 e 149 quella gialla. A tornare sarà la zona bianca solo nel caso in cui i casi fossero inferiori a 50 ogni centomila abitanti.