Luogosanto, 27 dicembre 2018 -A quanto pareilvino del futuro nasce nellecampagne di Luogosanto. Tutto ciò si rende possibile grazie all'intuizione avuta da un'azienda che è stata capace di anticipare itempi: CantineSiddùra. Nello specifico questa cantina si è messa nella condizione di dover fare conti con gli effetti delriscaldamento globale, anticipando quelle che saranno le prossime tendenze della coltivazione dei vitigni preziosi.
Il meteo è determinante per la riuscita di tutte le coltivazioni agricole, ma per io vino in particolare, ogni piccola variazione climatica dà origine a caratteristiche proprie al raccolto annuale. Pertanto le piogge copiose e l'improvvisa siccità, come le gelate e le alluvioni, costituiscono un insieme di eventi climatici da tenere sempre in costante controllo, unitamente all'alternanza delle temperature ormai impazzite.
Il vino si si sa che ormai si costruisce in cantina, grazie anche a sistemi avanzati, come la stazione meteo creata incasa, capace di mappare e prevedere le variazioni climatiche della settimana neicampi, nelle celle specifiche, non più basandosi sui modelli previsionali dei siti web.
Ecco che si sente l'esigenza nelle Cantine Siddùra di una stazione meteo personalizzata con mirati studi sui campi: così si perfeziona la strategia per affrontare i problemi determinati dai cambiamenti climatici. Le mani nei campi e gli occhi sullo schermo di un computer.Siddùra viaggia al passo coi tempi, ma soprattutto col tempo, nello specifico quello meteorologico.
Il lavoro di mappatura che già da qualche anno impegna Siddùra con lo studiodei microrganismi presenti nel suo territorio, ci ha confermato come l’analisi del microclima saràsempre più importante nella previsione del cambiamento delle zone climatiche.
Siddùra si è dotata di un sistemadi controllo meteorologico che consente di studiare il microclima, compresa la misurazione delleescursioni termiche che incidono sulla qualità dei vini. Il sistema influisce anche sulla prevenzionedei trattamenti fitosanitari: le temperature e il grado di umidità incidono sullo sviluppo dellenevrosi in campo.
La stazione capta questi mutamenti e suggerisce all'agronomo il trattamentoadeguato. Già con il sistema“Piante che parlano” è stata adottata una strumentazione che consente di monitorare lo statoidrico del suolo e il fabbisogno d’acqua della pianta in base alle mutanti condizioni climatiche e con la stazione meteo viene valutata l’area di lavoro sui vitigni, visualizzando le previsioni meteorologiche eclimatiche.
La tecnologia avanzata quindi supporta attivamente le coltivazioni in pieno rispetto dell'ambiente. In questo Siddùra è decisamente all’avanguardia, tanto da aver avviatouna collaborazione con l’Università del Sacro Cuore di Piacenza lo studio di unastazione meteo personalizzata che offre una panoramica reale sul territorio dove si trovano levigne.