Impresa alimentare: in Sardegna più tecnologie "intelligenti" e meno pesticidi

Olbia, 31 marzo 2018 - A dispetto dei dati relativi all'impresa manifatturiera, con un calo in Sardegna del 12% delle imprese attive dal 2010 al 2017, un settore resiste alla crisi e reagisce in maniera più che positiva: è quello dell'industria alimentare. Secondo l'analisi di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale, elaborata su base dati InfoCamere-Movimprese e su dati interni, riportata da Ansa, nel 2017 le aziende attive nell'industria alimentare in Sardegna sono state 1.974 (+0,9% sul 2016 e +4,1% sul 2010), posizionandosi così all'11 posto in Italia.

Nel comparto alimentare, l'attenzione al consumatore è molto alta: stabili gli interventi di controllo e monitoraggio dei roditori, che possono causare danni alle aziende e problemi di salute, ma anche rinnovata attenzione all'utilizzo di prodotti chimici e all'utilizzo di tecnologie intelligenti.

A livello regionale, nel 2017 il numero più alto di aziende dell'industria alimentare si registra nella provincia di Cagliari con 706 (-0,1% sul 2016), seguita da Sassari con 528 (+1,1%), Nuoro con 522 (+1,4%) e Oristano con 218 (+2,8%).

Boom della richieste di intervento con l'impiego di nuove tecnologie, e, sul fronte della sicurezza alimentare, interventi stabili contro i roditori, portatori di malattie oltre che di danni agli impianti e perdita di prodotto.

Ma ad aver registrato lo scorso anno il boom maggiore sono le richieste di intervento con l'impiego di nuove tecnologie (+66% sul 2016), che permettono di ridurre l'utilizzo di prodotti chimici e al contempo di rispettare l'ambiente circostante.