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Cronaca

Piano Mancini. Lo sdegno di Alessandro Facchini: olbiesi indifferenti, non lamentatevi!

Piano Mancini. Lo sdegno di Alessandro Facchini: olbiesi indifferenti, non lamentatevi!
Piano Mancini. Lo sdegno di Alessandro Facchini: olbiesi indifferenti, non lamentatevi!
Olbia.it

Pubblicato il 29 September 2015 alle 18:07

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Olbia, 29 Settembre 2015 - L'alluvione del 18 Novembre 2013 ha mietuto vite e distrutto centinaia di case, ma nonostante questo gli olbiesi raramente scendono in piazza per rivendicare i loro diritti o per criticare le scelte dell'amministrazione. Questa constatazione è il sunto della lettera di Alessandro Facchini, un cittadino olbiese indignato che sta lottando con tutte le sue forze contro il piano Mancini. Facchini ha scritto una lunga lettera in cui non solo si critica il piano Mancini, ma anche l'atteggiamento indifferente degli olbiesi.

……. Poi non lamentatevi Evidentemente gli olbiesi hanno dimenticato in fretta quel che è successo il 18 novembre 2013, beati!!! Nei giorni successivi, nelle riunioni al museo, inveivano contro il Sindaco per la mancata all’erta meteo e la pulizia dei canali. Si presentavano in piazza Crispi con le magliette nere con la scritta “Siamo tornati da fanghi”. Probabilmente quella cura ha giovato loro e ne vorrebbe fare un’altra; ma, attenzione !, non so se ne trarranno altrettanti benefici. “ Passata la festa, gabbatu lu santu” scrissi tempo fa in una mia lettera, ma non potevo allora immaginare che chi si è salvato nuotando, chi ha perduto la propria casa, chi, purtroppo, ha perduto un familiare potesse dimenticare così in fretta e restare indifferente a quanto sta succedendo nella nostra città a proposito della “mitigazione del rischio idrogeologico”. Il Consiglio Comunale, dichiarando lo stato di emergenza ed operando come è successo a La Maddalena e a L’Aquila, per accelerare i tempi, ha dato incarico al prof. Mancini di redigere uno studio di “ mitigazione del rischio idrogeologico”. Da quel momento iniziano una serie di errori procedurali, voluti o per ignoranza delle leggi (ai posteri l’ardua sentenza!!!). Ne cito soltanto alcuni:

    • Manca totalmente La Valutazione di impatto ambientale,come prevede il D.lgs 152/2006 e soprattutto non è rispettato l’art. 4 lett. B, n. 5 che recita “favorire la partecipazione del pubblico nell’elaborato dei piani e programmi in materia ambientale”, concetto rafforzato dalla Convenzione europea e dalle leggi europee che impongono soprattutto in questi casi che non si possono fare opere pubbliche senza la partecipazione dei cittadini. Evidentemente ciò che si sta facendo non interessa l’Assessore all’ambiente, visto che fin’ora non si è pronunciata sull’argomento se non per dire che si “fida di chi ha fatto 112 pubblicazioni”!!!
    • Il solo studio commissionato dal Comune al prof. Mancini è costato € 80.000,00 +IVA e € 40.000,00 + IVA al suo collaborato prof. Tilocca!!!!
    • L’art. 125 comma 11 del D.lgs 163/2006 prevede che se la parcella non supera € 40.000,00 si può adire alla trattativa diretta; se la somma è superiore occorre fare un bando di gara o concorso di idee a livello europeo;
    • Come ha operato l’Amministrazione comunale poteva andar bene (forse) se eravamo ancora in stato di emergenza, ma purtroppo è trascorso un anno dalla sua scadenza ed inoltre lo studio del prof. Mancini è stato approvato soltanto il 22 maggio u.s.;
    • A proposito dell’approvazione, su una maggioranza costituita da 25 consiglieri soltanto 14 erano presenti (diceva Andreotti.”A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” non so cosa volesse dire!!!);
    • Per quanto riguarda gli espropri il prof. Mancini assicurava che non ce ne sarebbero stati, l’Assessore idem, Giorgio Spano si univa al coro. Purtroppo però di rientro dalle vacanze estive, il funzionario dell’urbanistica pubblica un elenco di 700 espropri. Scoppia un putiferio in C.C. “ne va della nostra credibilità se l’elenco non viene ritirato” dice Giorgio Spano e L’assessore, seduta stante, afferma che la notizia è falsa. “ scarsa comunicazione” è la giustificazione nei giorni successivi. Si sono succedute una serie di “mentite” e smentite, finché Giorgio Spano, in una intervista ad Olbianova, afferma “interverremo con un’operazione chirurgica”. Mi dice consigliere Spano che bisturi userete e che anestesia per operare sul corpo del Parco Fausto Noce quando dovrete allargare il Rio San Nicola ed il canale Zozzo?
    • Entrando in internet e cliccando su Vasche di laminazione appaiono delle foto. Cliccando sull’ultima che sembra la visione notturna di una piscina vi comparirà un’articolo sulle vasche di laminazione di Seveso che termina così:”Le vasche di laminazione sono poco sostenibili dal punto di vista dell’ambiente , perché c’è il rischio che non vengano pulite in tempi rapidi dopo aver fatto defluire l’acqua, lasciando detriti, odori insopportabili e fattori compromettenti per la salute, trasformando così le vasche in fogne a cielo aperto”. Nella nostra città non sono state attivate le telecamere dal costo di poche decine di migliaia di Euro, figurarsi se si farebbe una regolare manutenzione delle vasche!!

La scarsa partecipazione dei cittadini all’assemblea del 25 settembre era giustificata dai presenti con l’indifferenza olbiese; caspita, indifferenti quanto si vuole, però l’acqua alla gola se la sono trovata, le case le hanno perse e quelle salvate sono svalutate e quindi venire per chiedere all’amministrazione comunale di darci la possibilità di scegliere la soluzione che i cittadini ritengono migliore, non sarebbe stata una “fatica di Ercole” ………. e poi non lamentatevi se con questa soluzione continuerete a convivere con la paura degli acquazzoni!!!