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Covid-19, allarme su Rsa galluresi: "poche protezionI per operatori"

Covid-19, allarme su Rsa galluresi:
Covid-19, allarme su Rsa galluresi:
Olbia.it

Pubblicato il 01 April 2020 alle 11:25

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Olbia, 01 aprile 2020 - Rsa al centro del dibattito dedicato all'emergenza Coronavirus. A parlare è la CGIL in triplice veste con Luisa Di Lorenzo, Luisella Maccioni e Giovanna Spissu rispettivamente Segretaria Generale, Segretaria Generale Funzione pubblica e Segretaria Generale Spi Gallura.

Secondo la Cgil le Rsa meritano un'attenzione particolare in questa emergenza.

"Case di riposo, comunità e RSA. In tutta queste strutture c’è un’emergenza nell’emergenza e riguarda sia gli ospiti, che sono estremamente vulnerabili, particolarmente esposti al contagio e costretti a non vedere i familiari, sia gli operatori sanitari, che non possono contare sulle dotazioni di livello ospedaliero e risentono dell’assenza di Dpi e controlli sanitari", spiegano Di Lorenzo, Maccioni e Spissu.

"Purtroppo i problemi delle strutture per gli anziani finora sono stati erroneamente sottovalutati e, dal nord al sud della Sardegna, ora sono messe a dura prova: il bilancio è pesante sia in termini di decessi che di numero di contagi e, senza i necessari interventi, è destinato a peggiorare".

"La crudeltà dei dati ci evidenzia che sono sempre di più le case di riposo investite dal contagio Covid 19 anche in Gallura", sottolinea il sindacato.

La Cgil, in queste settimane, ha cercato di capire la situazione confrontandosi con i dipendenti. Secondo quanto afferma la Cgil, la situazione sarebbe preoccupante.

"I lavoratori di queste strutture ci raccontano di una situazione molto pesante per gli ospiti e per loro stessi, che sono costretti a lavorare in condizioni estreme di orari e turnazioni, con molti rischi per la salute e la sicurezza, senza essere opportunamente dotati di tutti gli strumenti di protezione per tutelare sia la propria salute che quella degli anziani che devono accudire, la maggior parte dei quali sono non autosufficienti", spiega la Cgil.

Poi, ecco quali sarebbero le varie situazioni galluresi Comune per Comune. "Nella RSA diPadruc’è un ospite contagiato con relativa messa in quarantena di quanti sono entrati in contatto", affermano le tre segretarie generali Cgil.

"ABortigiadas, Aggius e Aglientuci sono pochi dispositivi di sicurezza per il personale. APalaue aTeltiil personale non ha in dotazione gli strumenti per prevenire il Covid-19. AdAlà dei Sardinella comunità integrata San Francesco ci sono pochi dispositivi. ASanta Teresamancano le mascherine ordinate e c’è difficoltà di reperire guanti", continuano.

"Nella Comunità RinaggiudiTempiose non si riuscirà a garantire le prestazioni sanitarie gli ospiti si aggraveranno, andando a incidere sui servizi sanitari territoriali, dall’ADI ai reparti ospedalieri. ABuddusòci sono solo mascherine fatte fare dal personale, niente sovracamici, niente visiere", spiega la Cgil.

"Come Cgil, diciamo che è fondamentale garantire la migliore assistenza per arginare il l’espandersi del virus nelle nostre strutture per anziani. Evidenziamo che le case di riposo e le RSA potrebbero rappresentare un argine alla diffusione del contagio e contribuire quindi a non sovraccaricare le strutture ospedaliere", specifica il sindacato.

Queste le proposte della Cgil:

All’assessore regionale alla Sanità, al Prefetto di Sassari e al Presidente dell’Anci chiediamo, quindi, con forza questo:

1-Assumere con urgenza tutte le iniziative necessarie a scongiurare uno scenario che altrimenti rischia di diventare ancor più drammatico

2-Costituire una task force in grado di procedere con una mappatura del territorio così da individuare ogni singola struttura e da lì agire con la massima tempestività

3-Monitorare l'andamento del contagio effettuando test a tappeto su tutti gli operatori e tutti gli anziani ospiti

4-Potenziare il personale socio-sanitario e fornire i dispositivi individuali di protezione;

5-Creare un sistema di comunicazione e informazione costante con le famiglie degli ospiti

6-Il personale che opera nelle strutture deve essere fornito di protocolli stringenti ai quali attenersi e degli indispensabili dispositivi e, ove possibile, dar la necessaria formazione, fornita da personale medico, per affrontare una situazione inedita come la pandemia da Covid 19.

Come Cgil, Fp Cgil e Spi Cgil diamo la nostra disponibilità a un rapporto costante finalizzato al monitoraggio della situazione nelle varie strutture.