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Cronaca

Arzachena: #fattidiparole, Comune e studenti contro il cyberbullismo

Arzachena: #fattidiparole, Comune e studenti contro il cyberbullismo
Arzachena: #fattidiparole, Comune e studenti contro il cyberbullismo
Olbia.it

Pubblicato il 11 May 2019 alle 10:33

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Arzachena, 11 maggio 2019. #fattidiparole è unpercorso formativo sul buon uso dei social media, contro il cyberbullismo e i pericoli del web. I ciclo di 9 incontricon una classe pilota di 30 adolescenti è stato avviato lo scorso marzo dal Comune di Arzachena,il Centro di ascolto uomini maltrattanti Nord Sardegnainsieme agli studenti del liceo scientifico Falcone e Borsellino di Arzachena e si concluderà a fine maggio.

L’iniziativa è condotta dalla presidente dell’associazione, Nicoletta Malesa, con il sostegno e il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili diretto da Cristina Usai.

I social media non vanno demonizzati, ma percepiti come strumenti di diffusione di una comunicazione positiva e consapevole. Sono parte integrante della vita reale, perché reali sono le conseguenze delle immagini e delle parole pubblicate. Questi sono i principi alla base del progetto #fattidiparole di cui i ragazzi saranno ambasciatori - spiega Cristina Usai -. Al termine del percorso riceveranno un attestato e condivideranno a scuola e sui social il progetto a cui hanno lavorato in queste settimane”.

In aula affrontiamo temi sensibili in cui i ragazzi si sentono coinvolti, riuscendo a immedesimarsi nel ruolo di autori o vittime di cyberbullismo e sexting, ad esempio. In questo modo percepiscono la gravità di simili azioni, capaci di sfociare in veri e propri reati - spiega Nicoletta Malesa -. È la mancanza di consapevolezza a produrre le peggiori conseguenze: parole e immagini divulgate possono diventare pericolose a causa dell’amplificazione prodotta dalla rete perché se ne perde il controllo. Non sappiamo dove e come saranno utilizzati i nostri dati. I social media producono effetti da cui non si torna più indietro, se mal utilizzati. E i risultati colpiscono tutti, maschi e femmine, le vittime non hanno genere. Ma ciò che sorprende di più in aula è lo stupore dei ragazzi di fronte a questa presa di coscienza. Il concetto di privacy, poi, è quasi sconosciuto o ritenuto insignificante, perché apparire on line in ogni ambito del quotidiano, anche il più personale, diventa la priorità”.

#fattidiparole è anche una pagina Instagram in cui l’associazione Centro di ascolto uomini maltrattanti vuole comunicare con i giovani utilizzando il loro stesso linguaggio.