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Cronaca

Antincendi: macchina efficiente, nel 2016 ridotte della metà le aree boscate colpite

Antincendi: macchina efficiente, nel 2016 ridotte della metà le aree boscate colpite
Antincendi: macchina efficiente, nel 2016 ridotte della metà le aree boscate colpite
Olbia.it

Pubblicato il 28 November 2016 alle 16:40

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Cagliari, 28 Novembre 2016 –L'analisi dei valori a conclusione della stagione antincendio 2016, confrontati con i dati medi del periodo 1998-2015, mette in evidenza che si sono ridotte della metà le aree boscate colpite. Altro aspetto importantissimo, perché si tratta di un indicatore di efficienza, è diminuita del 13 per cento l'estensione media del singolo incendio. Sono quindi i numeri a parlare e a fotografare l'efficienza complessiva del Sistema regionale antincendio. Una macchina che funziona molto bene, come ci viene riconosciuto a livello nazionale".Lo dichiara l'assessora della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano che, oggi a Sassari, è intervenuta per le conclusioni della tavola rotonda sugli incendi organizzata dall'International Inner Wheel cittadino.

L'esponente con delega alla Protezione civile sottolinea come si stia lavorando per un maggior rapporto di fiducia dei cittadini con le istituzioni, in modo che il concetto di protezione civile sia di guida per tutti. “Insistiamo sull'importanza della sensibilizzazione e della educazione ambientale”, ha sottolineato rivolgendosi agli studenti presenti all'iniziativa. Al tavolo ha voluto inoltre manifestare l'orgoglio per l'impegno messo in atto da tutte le componenti del sistema: Protezione civile, Corpo forestale, Forestas, volontariato, barracelli e apparati statali.

Chiara la volontà della Giunta regionale di proseguire un percorso indirizzato a gradi di efficienza sempre maggiore in tema di protezione civile per i sardi. “Stiamo già lavorando alla predisposizione del prossimo Piano regionale di previsione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2017-2019”, spiega l'assessora Spano. “Ci siamo poi posti l'obiettivo di perfezionare le metodologie e gli indicatori nel nuovo piano regionale e l'ipotesi di definire il livello di rischio non solo a scala comunale ma anche con maggiore dettaglio. Una scelta, questa, che permetterebbe ai Comuni di valutare le particolari situazioni di rischio del territorio”.