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Cronaca

Alluvione 2013, a Oloè un ponte militare: e Monte Pino?

Alluvione 2013, a Oloè un ponte militare: e Monte Pino?
Alluvione 2013, a Oloè un ponte militare: e Monte Pino?
Olbia.it

Pubblicato il 08 January 2020 alle 18:36

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Olbia, 08 gennaio 2020 - Ricordate il ponte di Oloè? Siamo nel 2013 e il ciclone Cleopatra spazza via anche il ponte che collega il territorio di Oliena e Dorgali, provocando un morto: il poliziotto Luca Tanzi. Il ponte, nel corso di questi 7 lunghi anni, è stato messo in sicurezza ma nel settembre 2019 è stato nuovamente messo sotto sequestro dalla magistratura poiché considerato ancora pericoloso. Di conseguenza, il traffico è stato spostato sull'antico ponte di Pappalope che, però, ha mostrato segni di cedimento ed è stato chiuso. "In attesa di una nuova infrastruttura, mettiamo in atto una soluzione alternativa in grado, nell’immediato, di dare risposte alle Comunità", ha annunciato il Presidente della Regione Christian Solinas. Via libera, dunque, alla realizzazione di un ponte provvisorio in località Pappalope, per consentire il collegamento delle zone penalizzate dalla chiusura del ponte di Oloè. Un’opera a carattere temporaneo richiesta del Comune di Oliena: si tratta di un ponte provvisorio militare del tipo Bailey, che sarà posizionato immediatamente a valle di quello romano e che limiterà i disagi causati dalla chiusura del ponte di Oloè, ancora sotto sequestro. “La Regione, in stretta collaborazione con gli Enti locali, ha affrontato l’emergenza e trovato una soluzione alternativa nel minor tempo possibile - spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia - venendo incontro alle esigenze dei territori, in particolare di Oliena e Dorgali, le due Comunità più penalizzate dall’interruzione della strada provinciale Oliena-Dorgali. In questi mesi non è mai mancato il sostegno, forte e deciso, ai Comuni interessati. Grazie a una interlocuzione costante e proficua, sarà ora possibile attendere con maggior fiducia la soluzione definitiva del problema”. "Nella zona interessata gravitano circa 370 aziende agricole, di allevamento ovicaprino e di coltivazione viticola e olivicole. A seguito della chiusura del ponte di Oloè, che costituiva la principale connessione viaria per la popolazione residente e per l’intero comprensorio agricolo del Comune di Oliena, il flusso di traffico era stato trasferito sul ponte di epoca romana, in località Pappalope, che però, a seguito del notevole aumento di traffico, ha mostrato segni di criticità strutturale che ne hanno reso necessaria la chiusura. Da qui la richiesta di intervento rivolta alla Regione da parte del Comune di Oliena, che ha presentato un progetto alternativo alla soluzione individuata qualche mese fa e non più praticabile (utilizzo di un ponte romano in alternativa al ponte di Oloè)", spiega la Regione. "Sul ponte militare a struttura in acciaio speciale reticolare e con impalcato di usura ecologico in legno, potrà transitare una tipologia di traffico limitata alle 30 tonnellate, con un’unica corsia, e quindi a senso unico alternato. Il periodo massimo di utilizzo del ponte è fissato in base al tempo necessario per la riapertura del ponte di Oloè (o, eventualmente, nella realizzazione di un nuovo ponte) e non dovrà superare i due anni", specifica la Regione in una nota stampa. La questione "ponte militare" era stata sollevata a suo tempo anche per i ponti crollati a Olbia, ma non se ne fece nulla. Il ponte sul Padrongianus e quello sul Seligheddu, alla fine, sono stati ricostruiti: rimane ancora la voragine di Monte Pino. A Monte Pino i lavori sono andati avanti per qualche mese, per poi bloccarsi di nuovo: quando potranno riprendere? Quando si potrà raggiungere Tempio senza una lunga deviazione verso Telti? Quando l'Alta e la Bassa Gallura potranno tornare ad essere collegate in modo agevole?