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Cronaca

Vertice Covid-19, Addis: "nessun controllo sulle quarantene"

Vertice Covid-19, Addis:
Vertice Covid-19, Addis:
Olbia.it

Pubblicato il 30 March 2020 alle 16:38

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Tempio Pausania, 30 marzo 2020 - Lo scorso venerdì 27 marzo si è tenuto un vertice in video conferenza per fareil punto sull'emergenza Covid e non solo. All'incontro, a distanza, hanno preso parte i Sindaci dei centri della Sardegna sede di presidi ospedalieri,l'assessore regionale alla sanità Mario Nieddu, l'assessore agli enti locali Quirico Sanna, l'assessore alla difesa dell'ambiente Gianni Lampis, ei vertici regionali e dell'azienda Ats.

Presenti alla conferenza il Vice Sindaco di Tempio Gianni Addis, il Presidente Anci Emiliano Deiana e il Presidente dell'Unione dei Comuni Nicola Muzzu.

In questa riunione operativa sono state avanzate diverse richieste per affrontare l'emergenza sanitaria in corso: la comunicazione in tempo reale degli esiti dei tamponi effettuati, cinque posti di terapia intensiva per terapie ordinarie non covid, sottoscritta da tutti i sindaci dell'Unione, la consegna dei dpi (dispositivi di protezione individuale) ai vari ospedali i quali li distribuiranno in base alle esigenze di servizio e ai fattori di maggiore o minore esposizione al rischio.

In particolare, la richiesta dei 5 posti di terapia intensiva, formalizzata attraverso una richiesta inviata lo stesso giorno, riveste il carattere della estrema urgenza e si pone nel solco delle linee di intervento tracciate dalla Regione Sardegna con il Piano strategico di attivazione progressiva di strutture di area critica per l'emergenza Covid-19.

“Attraverso questo documento"- spiega il Vice Sindaco Gianni Addis "la Regione ha pianificato la progressiva attivazione dei posti letto di area critica nei presidi ospedalieri della regione Sardegna."

"La Regione prevede l'attivazione dei posti letto nei presidi ospedalieri del Nord Sardegna e del Sud Sardegna dedicati ai pazienti contagiati da Covid-19 e la conseguente allocazione strategica delle risorse nei restanti presidi ospedalieri da concentrare a favore dei pazienti non infetti da Covid-19”.

“La riunione” prosegue Addis “è stata anche l'occasione di apprendere informazioni importanti che in parte ci fanno stare più tranquilli: riapre agli esterni il reparto di ortopedia, si sta allestendo anche al Dettori un'area per eventuali isolati e si procederà a concludere lo screening del personale”.

"Il personale del reparto di medicina è stato sottoposto a tampone e ancora ufficialmente non è stato comunicato nessun esito definitivo. Pare tuttavia che i risultati siano arrivati solo per una parte degli operatori e siano per fortuna negativi."

“I Sindaci” - informa il Vice Sindaco - “hanno richiesto ulteriori misure per combattere il virus come l'estensione dei tamponi a tutto il personale del presidio ospedaliero, anche dei reparti che non sono stati interessati da pazienti e operatori sanitari con positività, tamponi ai pazienti ricoverati e dimessi dal reparto di medicina, termo laser per misurare la febbre a chiunque entri in ospedale e la fissazione di un protocollo per il trasferimento di un eventuale paziente positivo dell'ospedale a quello di accoglienza per positivi di Covid”.

“Da ieri dal servizio di igiene pubblica dell'Ats di Sassari è stato formalmente notificato l'elenco dei soggetti positivi e di coloro i quali sono sottoposti a quarantena con sorveglianza attiva in quanto individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattie infettive diffuse.”

“Dall'elenco si evince che alcuni di loro finiranno in questi giorni i 14 giorni di quarantena. In questo lasso di tempo, vista l'assenza di informazioni, nessuno ha fatto i controlli sull'osservanza della quarantena da parte di questi soggetti. Questo è un esempio di cosa succede se manca la comunicazione tempestiva e il cerchio non si chiude. Non si tratta di fare una gara a chi è più bravo ad avere le informazioni. Le informazioni rese in maniera ufficiale hanno una funzione ben precisa: consentono di fare i controlli e attivare procedure che altrimenti non sarebbe possibile mettere in moto”.

Dopo le proteste dei sindaci degli scorsi giorni, che non volevano creare di certo allarmismo ma mettere l'accento sull'importanza della comunicazione tempestiva e corretta tra istituzioni” - conclude Addis - “qualcosa si è mosso. Da oggi è infatti attivo il numero verde che consente ai sindaci di mettersi in contatto direttamente con l'unità di crisi regionale”.