Olbia - Coraggio e tanta voglia di sconfiggere la crisi. Così 60 operatori turistici si sono messi insieme, consorziandosi, per abbattere il caro-traghetti e le difficoltà economiche. Tutto parte da Santa Teresa, piccolo paese di confine idealmente proiettato verso la Corsica e il Continente. Questa mattina, la rappresentante del consorzio "Go in Sardinia" Cinzia Ghiani ha incontrato la Commissione provinciale per le Attività produttive guidata da Patrizia Bigi (Riformatori). L'idea del consorzio è semplice: noleggiare navi, offrire pacchetti competitivi, portare turisti in Sardegna. "L'entusiasmo più grande - ha raccontato la dottoressa Cinzia Ghiani - lo abbiamo ricevuto dai sardi emigrati che ci hanno detto <
>". Ovviamente il servizio di "Go in Sardinia" è rivolto principalmente ai turisti. "La vancanza - ha sottolineato la dottoressa Ghiani - inizierà subito in nave. Ad accogliere i nostri clienti ci saranno negozi sardi, prodotti sardi e per quanto possibile personale sardo". Come raccontato dalla stessa Ghiani, l'iniziativa è stata presentata anche alla Regione Sardegna, la quale ha apprezzato mostrando "solidarietà". Un atteggiamento che non è piaciuto al consigliere Antonio Perinu (Partito democratico), il quale ha ricordato a tutta l'aula la triste (e per certi versi fumosa) vicenda della cosiddetta "Flotta sarda". La discussione, nel corso dei minuti, è poi dirottata sul piano politico. C'è chi si è lamentato della nomina dell'Autorità Portuale, chi delle mancate politiche turistiche, chi della mancanza di programmazione in generale. Infine, il consigliere Gesuino Satta (Udc) ha chiesto se le istituzioni possono entrare nel consorzio. In ogni caso, Go in Sardinia si propone di abbattere il prezzo della vacanza in Sardegna dal 20% al 50%. La prima nave arriverà nell'isola il 6 Giugno. L'iniziativa durerà sino al mese di Settembre.
