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Cronaca

Tirrenia: Antitrust boccia proroga concessione

Tirrenia: Antitrust boccia proroga concessione
Tirrenia: Antitrust boccia proroga concessione
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 March 2019 alle 10:06

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Olbia, 20 marzo 2019 - Continuità territoriale marittima a bando: è questo il parere dell'Agcm, l'antitrust italiano che - in parere del 4 marzo pubblicato due giorni fa sul suo sito - ha rilasciato sulla "Convenzione per l’esercizio di servizi dicollegamento marittimo in regime di pubblico servizio tra l’Italia continentale e le Isole maggiori e minori, in scadenza a luglio 2020".

In particolare, il parere è stato fatto alla luce della "fusione perincorporazione di Moby S.p.A. (di seguito, “Moby”) in Compagnia Italiana Navigazione (diseguito, “CIN”), attuale titolare della summenzionata Convenzione".

"Per lo svolgimento di tali servizi CIN riceve un corrispettivo pari a oltre 72 milioni di euro annui di sussidi pubblici", si legge nel documento.

"Il 17 ottobre 2018 le assemblee straordinarie di Moby e CIN, entrambe facenti parte del gruppo Onorato, hanno deliberato un progetto di fusione inversa con indebitamento ai sensi dell’art. 2501-bis c.c. (c.d. merger leveraged buy out) che comporta l’incorporazione della società controllanteMoby in CIN, sua controllata al 100% - continua l'Agcm -.Tuttavia, l’attuazione della stessa è attualmente sospesa, dal momento che la gestione commissariale di Tirrenia ha esercitato il summenzionato diritto di opposizione e ha impugnato la delibera di fusione dinanzi al Tribunale di Milano, ritenendo che la societàrisultante dalla fusione non offrisse garanzie patrimoniali sufficienti e che l’effettiva esigibilità delcredito che lo Stato italiano vanta ancora nei confronti di CIN per l’acquisto del ramo d’azienda diTirrenia potesse essere perciò messa a rischio".

"Dagli elementi acquisiti emerge che la società risultante dalla fusione risulterà gravata dai debitiora facenti capo alle società partecipanti alla fusione e che la scadenza di tali debiti travalical’orizzonte temporale dell’attuale Convenzione di alcuni anni", precisa l'Antitrust.

Secondo l'Agcm, questo scenario potrebbe presentare "dei risvolti critici sotto il profilo concorrenziale".

"Sembra che uno dei presupposti per la realizzazionedella fusione tra Moby e CIN sia la proroga dell’attuale scadenza della Convenzione (prevista peril 18 luglio 2020) quantomeno al 2022/2023, si legge nel documento dall'Agcom.

Qualche riga più sotto ecco la parte importante: "L’obiettivo di garantire la continuità aziendale della societàrisultante dalla eventuale fusione tra Moby e CIN anche successivamente al 18 luglio 2020 nonpare in alcun modo una circostanza che possa giustificare una deroga ai principi più sopramenzionati e, dunque, consentire un’eventuale proroga della Convenzione rispetto alla sua naturalescadenza".

Secondo l'Antitrust non ci sarebbero i presupposti per una proroga della concessione e dunque invita il Ministero a porre in essere tutti gli atti per capire il fabbisogno effettivo di mobilità dei cittadini che abitano delle isole e di agire di conseguenza, pubblicando una nuova gara d'appalto.

Qui il documento originale.