Speciale Isde, in mostra al Museo Peddone le moto storiche della Sei Giorni

Olbia – Un australiano, quando ha visto quel nome su quella meravigliosa moto posizionata al centro della hall del Museo archeologico di Olbia, si è inchinato come se fosse di fronte a una divinità. Per gli appassionati della specialità il nome di Alessandro Gritti è molto più di una leggenda. Gritti, 60 anni suonati, è come Senna per la Formula 1: Gritti è l'enduro.

Le moto esposte all'interno del Museo di Olbia rappresentano una sorta di libro in metallo della specilità dell'enduro. Tra pezzi unici, pezzi storici, moto che hanno fatto storia, questa mostra ripercorre la Six Days che fu, quando i grandi del passato – spinti dalla passione e dall'incoscienza – usavano queste moto senza freni e senza ammortizzatori in ogni condizione, anche per guadare i fiumi. Oggi questa Six Days, questo enduro, non esiste più. Oggi è tutto “più facile”, tutto più “tecnologico”, tutto meno affascinante. “Se Gritti guidasse una di quelle moto di oggi – dice sicuro uno dei volontari che si occupa di spiegare ai profani e non tutto sulle moto esposte – darebbe da torcere a questi ragazzini!”. E c'è da credere a queste parole. Alessandro Gritti, 60 anni portati meravigliosamente, gareggia ancora. E l'ultima corsa di enduro, nel campionato nazionale, l'ha fatta proprio con la moto situata al centro della hall (foto di copertina). Quelle moto, Gritti, le ha guidate quasi tutte e da tutte è riuscito a tirare fuori il massimo come solo un vero fuoriclasse sa fare. La mostra dedicata a queste “moto d'epoca” è storia della moto, storia dell'enduro, ma anche storia dello sport italiano. Pagine gloriose – gloriosissime – che, purtroppo, non tutti conoscono.