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Pubblicato il 09 March 2018 alle 18:14
Olbia, 11 marzo 2018 - Ottime notizie sul fronte crisi idrica: il maltempo e la neve delle ultime settimane hanno arricchito il bacino del Liscia di ben 20 milioni di metri cubi d'acqua in più. A metà gennaio c'erano 46 milioni di metri cubi, mentre negli ultimi giorni il livello si è innalzato fino a superare i 66 milioni. Verrà aperta inoltre la diga del Pagghiolu sul Limbara che porterà il livello fino a 70 milioni di metri cubi: l'incubo della siccità è quindi scongiurato, anche se siamo lontani dal raggiungere la capienza massima di 108.
L'anno scorso gli 80 milioni raggiunti sono stati quelli che hanno salvato i campi dalle restrizioni idriche del Consorzio di bonifica: quel che è certo è che il lago del Liscia, tra i bacini sardi, è quello che gode di una maggior salute idrica e del minor puntatore di allerta per la criticità degli invasi; i bacini di Punta Gennarta, Medau Zirimilis e Monte Pranu sono invece quelli che risultano più critici. I primi due hanno raccolto solo l'8% della loro capienza, mentre l'ultimo solo il 21,8%.
I Comuni che ricevono l'acqua dal bacino del Liscia sono diversi: Santa Teresa Gallura (con le frazioni di Porto Pozzo, Porto Pollo e Ruoni), Palau, Bassacutena, San Pasquale, Luogosanto, Loiri Porto San Paolo, Olbia, Porto Rotondo, Golfo Aranci, Arzachena (con i borghi di Cannigione, Portisco, Baia Sardinia e Porto Cervo), Monti e Telti. Se quindi le previsioni metereologiche seguiranno il corso previsto, le piogge continueranno e faranno in modo che i livelli raggiunti dal bacino siano più che sufficienti a dissetare le aree circostanti. Per il momento, la siccità sembra essere stata lasciata dietro le spalle.
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