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Cronaca

Sardegna, rientro a scuola: tutto quello che c'è da sapere

Sardegna, rientro a scuola: tutto quello che c'è da sapere
Sardegna, rientro a scuola: tutto quello che c'è da sapere
Laura Scarpellini

Pubblicato il 05 September 2020 alle 10:22

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Olbia, 5 settembre 2020 -È iniziato in tutta Italia il conto alla rovescia per gli studenti in vista della ripresa del prossimo corso di studi. C'è ancora molto da fare tra l'organizzazione del personale docente, e la messa in sicurezza delle strutture scolastiche. Attraverso la pagina dell'Ansa apprendiamo che il grande test per il mondo della scuola al tempo del Covid, saranno queste giornate in cui partiranno i corsi di recupero. Il nostro Governo scende in campo per affrontare una sfida importante coi contagi in risalita che preoccupano le famiglie e gli insegnanti.
Tante sono le regole a cui attenersi per vivere in serenità l'ambiente scolastico. Nulla può essere lasciato al caso. "Il personale scolastico è tenuto ad indossare la mascherina durante la permanenza a scuola. I docenti possono toglierla in classe, se gli studenti si avvicinano o durante l'intervallo devono rimetterla. - recita l'Ansa - In seguito alla nuova decisione del Comitato Tecnico Scientifico, invece gli alunni, a patto che si rispetti il metro statico, possono non indossare la mascherina durante la lezione. Le mascherine sono obbligatorie dai sei anni in su per tutti all'arrivo, all'uscita e per gli spostamenti dentro la scuola. Gli studenti possono indossare anche mascherine di stoffa". L'anno scolastico ormai ai blocchi di partenza, vedrà una vera e propria rivoluzione nei costumi e nelle abitudini degli studenti. "Per garantire il distanziamento in classe sono stati ordinati dalle scuole banchi monoposto, utili anche per sostituire i vecchi banchi delle scuole a prescindere dalla pandemia. Alcune scuole hanno acquistato i banchi con i fondi ricevuti dal ministero dell'Istruzione, altre li hanno ordinati tramite il bando emanato dal commissario per l'emergenza Arcuri, altre ancora li hanno ordinati con entrambe le modalità. Con il bando della struttura per l'Emergenza Covid arriveranno 2,4 milioni di banchi entro fine ottobre. Gli istituti superiori hanno anche ordinato in alcuni casi i banchi innovativi. Quando inizieranno le lezioni sono previsti ingressi scaglionati e doppi turni. Si tratta di una decisione che prenderanno le singole scuole in autonomia ma è una scelta consigliata dagli esperti per evitare assembramenti in ingresso e uscita dalla scuola". Sempre la pagina dell'Ansa fa luce su quale siano le indicazioni attuali in merito ai trasporti che coinvolgono gli studenti, su tutto il territorio nazionale: "C'è l'ok alle linee guida sul trasporto pubblico e scolastico: a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale, dei mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato è consentita una capienza fino all'80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Ovviamente va tenuta la mascherina a bordo". Altro aspetto fondamentale in questo momento emergenziale, è la temperatura corporea che risulta essere il primo campanello d'allarme, di un possibile contagio: "Con più di 37.5° si sta a casa Gli studenti e il personale scolastico dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Nel caso in cui questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio. I genitori informano anche il pediatra o il medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione per l'esecuzione del test. Al momento il Cts non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all'ingresso delle scuole né per gli alunni, né per il personale, anche se in alcune regioni come la Campania, si stanno organizzando con termoscanner per la misurazione della temperatura. Per il Cts la misura è corretta ma rischia di creare assembramenti davanti agli istituti che ovviamente si vogliono evitare". In merito ai docenti e Ata, l'Ansa fa sapere che per i test sierologici da fine agosto è partita la campagna di somministrazione volontaria. Insegnanti e personale ATA possono rivolgersi alle Asl o al proprio medico di famiglia per sottoporsi al test sierologico. Se in tante Regioni si sta procedendo a passo spedito, in altre ancora risultano problemi con medici senza kit a disposizione o che in alcuni casi si rifiutano di svolgere le operazioni per mancanza di sicurezza. Rimane sempre la possibilità per i docenti di potersi avvalere di una modulistica da svolgere online. A tal proposito l'Ansa rende noto che sono emanate delle linee guida specifiche sulla didattica digitale integrata: il documento in questione contiene indicazioni operative affinché ciascun Istituto scolastico possa dotarsi, capitalizzando l'esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In particolare, il Piano per la DDI dovrà essere adottato nelle secondarie di secondo grado anche in previsione della possibile adozione, a settembre, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre dall'infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti "qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti". Al momento viene richiesto a tutti noi un atto di fiducia nei riguardi delle istituzioni, e un pizzico in più di buona volontà nell'osservanza delle direttive sanitarie comuni, per il bene di tutti, e per una maggiore serenità a breve scadenza.