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Cronaca

Santa Teresa Gallura, "Marina Acquarius": una leggenda ormai in rovina

Santa Teresa Gallura,
Santa Teresa Gallura,
Laura Scarpellini

Pubblicato il 16 January 2019 alle 15:43

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Santa Teresa Gallura, 16 gennaio 2019 -Tra i tanti punti di riferimento della cittadina di Santa Teresa Gallura, non si può non ricordare il “Marina Aquarius”, punto di ritrovo negli anni ottanta per la vita notturna del territorio gallurese.

La struttura, creata agli inizi degli anni ottanta, fu fortemente voluta da Renzo Ricciardi, e per parecchio tempo ha rappresentato uno dei tanti riferimenti turistico-sociali del territorio. Il “Marina Aquarius” fu concepito inizialmente come ristorante, piano bar, struttura ricettiva ma soprattutto come approdo turistico. Si ricorda come nel corso dell’estate fosse preso letteralmente d’assalto da giovani e meno giovani, nei tempi in cui la vita notturna tirava fino all’alba.

Un pontile di 120 metri adatto per l’attracco di yacht e imbarcazioni di ogni tipo e un un distributore di carburanti erano il punto di riferimento per le imbarcazioni in transito. Non mancavano gli imprenditori, gli attori, e i musicisti di fama nazionale e internazionale che ormeggiavano abitualmente al “Marina Aquarius”, tra i quali Claudio Abbado, Renzo Piano, Marcello Mastroianni e Walter Chiari. Il suo piano bar ha visto succedersi cantanti del calibro di Ornella Vanoni.

Oggi vederlo lasciato andare in malora fa davvero male ai suoi cittadini e affezionati. Sembra un anziano divo del cinema che nessuno degna di uno sguardo. Lo stato di trascuratezza e l'incuria lo ha portato alla rovina fino all’inverosimile, commettendo così un vero e proprio "delitto".

Èinnegabile che l’immobile ex “Marina Aquarius”, sito in località Terravecchia, sia un pezzo di storia del paese tanto da rappresentare un bene inestimabile da conservare nella sua integrità.

Renzo Ricciardi oltre che animato da intraprendenza, in quegli anni vide abbastanza lontano con la sua iniziativa turistica, tanto da "premiarlo" fino al 1995. Purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto e, talvolta, anche le iniziative di grande richiamo e lustro finiscono per essere travolte da una serie di eventi che ne decretano la fine. Con un fallimento di punto in bianco, “Marina Aquarius” ha dovuto chiudere i battenti. Al fallimento partecipò anche il Comune che si aggiudicò l’asta per circa un miliardo di lire, mettendo così a segno un “bel colpo”, se consideriamo la posizione e il valore della struttura.

Purtroppo, la vita del Marina Acquarius non è mai stata facile: la gestione affidata a due aziende locali venne interrotta prima della fine del contratto. Da quel momento, la struttura è rimasta chiusa, divenendo preda degli onnipresenti vandali.L’incognita di un'assegnazione dell'immobile permane soprattutto perché il suo ripristino richiederebbe un ingente investimento di denaro e di energie.

Al momento, per l'ultimo avviso è stata emanata una determinazione per la nomina della commissione: attendiamo.