San Teodoro, tampone negativo: Mannironi festeggia, ma avverte "Basta caccia alle streghe"

San Teodoro, 07 marzo 2020 - Prima l'annuncio di un primo caso positivo a San Teodoro, poi la rettifica perché il secondo tampone è risultato negativo: cessato allarme, dunque, nel paese gallurese che aspetta con ansia di poter ripartire.

A dare la lieta notizia è stato, come sempre, il sindaco Domenico Mannironi con un post pubblico su Facebook. "Negativo il tampone della mia concittadina in quarantena - scrive Mannironi -. Vorrei urlare questa notizia a tutti, a San Teodoro oggi nessuno positivo. Andiamo avanti con ottimismo, ci salviamo se tutti ci comportiamo rispettandoci e non avvelenando i nostri rapporti. La cosa più stupida è dire che dobbiamo sapere nome e cognome dei positivi; solo pensando che tutti possono essere positivi ci comporteremo in maniera corretta e limitiamo la diffusione del virus".

Perché Mannironi striglia un po' i suoi compaesani? Perché dopo l'annuncio del tampone positivo si è scatenata, in paese, la corsa al nome.

Subito dopo la comunicazione dell'Ats, Mannironi ha attivato immediatamente i protocolli e si è messo in contatto con la famiglia, sottolineando la vicinanza di tutti i teodorini. Il sindaco, però, racconta anche un risvolto non particolarmente piacevole.

"Ho confermato la massima disponibilità mia personale e di tutta l'amministrazione per qualsiasi necessità e la vicinanza di tutta San Teodoro. Ma è corretto quello che ho detto: la vicinanza proprio di tutti i cittadini di San Teodoro? Non è corretto, mi hanno riferito di un clima di caccia alle streghe, di basso pettegolezzo travestito da partecipazione, di caccia all'untore, di dichiarazioni e valutazioni non degne di persone con senso di civiltà e rispetto del prossimo" scrive Mannironi.

"Il valore di una collettività e delle persone che la costituiscono si apprezza e si misura in questi momenti, momenti in cui dobbiamo solo esprimere solidarietà e protezione per uno di noi in difficoltà ed è così fortunatamente la maggior parte del popolo sardo. Che tristezza e senso di desolazione , di profonda delusione", dice il sindaco.