Olbia - La Festa di San Simplicio è alle battute finali. Oggi,
15 Maggio, è infatti il giorno in cui il Santo viene omaggiato, ma è anche l'
ultimo giorno di festa per la Città di Olbia. Questa mattina, come tradizione, la città felice ha onorato il suo santo con la
messa stazionale (dal 1984 il Caeremoniale Episcoporum per il rito romano non utilizza più il termine pontificale) officiata dal Vescovo emerito monsignor Pietro Meloni, ex Vescovo di Nuoro ed ex Vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias. Purtroppo, il tempo non certamente splendido ha convinto gli organizzatori a spostare la messa all'interno della basilica. Questo non ha sicuramente tolto niente alla celebrazione che, al contrario, è risultata
intima ed emozionante anche grazie alla presenza del
Coro Lorenzo Perosi che ha dato prova di grande maestria e bravura nell'intonare i diversi canti liturgici. Tante le autorità civili e militari presenti in Chiesa. Tanti i fedeli accorsi per onorare il martire olbiese. Ovviamente, l'attesa era tutta per l'
omelia del Vescovo emerito Meloni che, prendendo spunto dal brano del Vangelo letto durante la liturgia,
ha centrato tutto il suo discorso sulla coerenza, sulla testimonianza e sulla fede. "Che cos'è un
chicco di grano? - ha chiesto retoricamente l'anziano vescovo - il chicco di grano che cade nella terra, muore sotto la zolla e dà tanti frutti è come Gesù, come Simplicio, come le madri e i padri che conoscono il sacrificio dell'educazione dei figli, come quelle autorità che hanno la responsabilità di tutta la società". Per Meloni, Simplicio è una personalità che può solo ravvivare la fede dei cattolici perché conforta la sofferenza di tutte quelle persone che ad Olbia, in Sardegna, in Italia patiscono la mancanza di lavoro. Il messaggio di Meloni è chiaro:
dobbiamo essere come i chicchi di grano e concepire la vita come un dono. Se la vita viene solamente amata rischia di essere persa. Ma se questa diventa un dono per gli altri la si conserverà per l'eternità.
