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Cronaca

Premio Umberto Ruggiu: riconoscimento speciale all'olbiese Antonio Satta

Premio Umberto Ruggiu: riconoscimento speciale all'olbiese Antonio Satta
Premio Umberto Ruggiu: riconoscimento speciale all'olbiese Antonio Satta
Olbia.it

Pubblicato il 03 November 2015 alle 18:10

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Vincono Luca Rojch (Carta Stampata/Web) e Paolo Piras (Radio/Tv)

Olbia, 03 Novembre 2015 - Il Premio Giornalistico "Umberto Ruggiu" cresce. L'edizione 2015, condotta da un brillante Fabrizio Derosas, ha portato sul podio dei vincitori - tra premi, segnalazioni e menzioni - sette professionisti di razza. Al contrario delle edizioni precedenti, la giuria - formata quasi esclusivamente da giornalisti - ha scelto di prendere in considerazione tutta la Regione Sardegna, senza limitarsi al solo universo "olbiese" o gallurese e dando attenzione anche a quelle importantissime professioni che hanno tanto a che vedere col giornalismo, ma che per una serie di curiose ragioni rimangono sempre nell'ombra.

Pariamo dai vincitori assoluti di questa edizione 2015. Per la Sezione Carta Stampata/Web è stato premiato Luca Rojch de La Nuova Sardegna, che ha lavorato tanti anni ad Olbia e che ora è Sassari, dove ricopre un ruolo importante all'interno dell'organigramma giornalistico della storica testata del Nord Sardegna. Come esempio del suo lavoro, molto apprezzato ad Olbia, è stato presentato un ormai storico articolo dedicato alla mitica "gallina prataiola" che, con la sua sola ombra, è riuscita a bloccare i lavori per Olbia-Sassari. Il suo stile pungente, colto e ironico rimarrà sicuramente negli annali del giornalismo sardo.

Per la Sezione Radio/Tv è stato premiato Paolo Piras (Rai 3). Un fuoriclasse del giornalismo televisivo nazionale: così può descrivere questo giornalista sardo che delle parole mirate e misurate, accompagnate da una solida documentazione e da ottimi contributi video, ha fatto la sua inconfondibile firma. Al Museo Archeologico sono stati proiettati due servizi dedicati all'esodo dei profughi siriani sulla cosiddetta "rotta balcanica". Due servizi di altissimo profilo in cui le immagini, intervallate da pochissimi (ma significativi) interventi di Piras, hanno sprigionato il loro potere narrativo.

Passiamo alle segnalazioni, che quest'anno portano una fresca novità all'interno del premio. Andrea Busia, cronista di giudiziaria per L'Unione Sarda, si è meritatamente acapparrato questo riconoscimento nella sezione Carta Stampata/Web. Preciso, puntuale, documentato, Busia racconta da tantissimi anni le vicende giudiziarie (e umane) che tranistano in Gallura attraverso il Tribunale di Tempio. Nella sezione Radio/Tv, invece, grande novità. Per la prima volta è un tecnico ad ottenere questo riconoscimento. Si tratta dell'olbiese Maurizio Mulargia, uno dei migliori cameraman sardi in attività. Si tratta di una novità importante, poiché Mulargia non è tecnicamente un "giornalista", poiché non scrive. Il cameraman olbiese ha dimostrato in tutti questi anni di attività di saper "parlare" con le immagini e non solo grazie alla sua precisione tecnica. Mulargia è uno dei pochi cameraman ai quali non bisogna spiegare cosa deve fare e cosa deve riprende: il tecnico olbiese legge l'evento e lo anticipa, rendendo il lavoro del giornalista più semplice, ma anche molto più stimolante.

Ora passiamo alle menzioni. Per la Carta Sampata/Web c'è Pablo Sole, cronista di Sardinia Post, penna sagace e grande conoscitore degli scandali del sud Sardegna, a cominciare da quel famoso reality mai andato in onda pagato con i soldi pubblici dei sardi. Per la sezione Radio/Tv, invece, è stato premiato Nicola Pinna. Ex "olbiese" come Rojch, ma presso la redazione de "L'Unione Sarda", Pinna in questi ultimi anni si è fatto notare per il suo lavoro a La Stampa e a La 7, testate per le quali ha confezionato diverse inchieste e seguito i principali fatti di cronaca regionali. Tra le sue skills va menzionata un'assidua presenza sui social network, spesso snobbati dai suoi colleghi.

Last but not least, ecco il Premio Speciale della Giuria: anch'esso una fresca novità. Ad ottenere questo importante riconoscimento è stato il fotografo olbiese Antonio Satta de L'Unione Sarda. Anche in questo caso, la giuria ha scelto di premiare una professione tecnica importantissima. Cosa sarebbero, infatti, i giornali senza le fotografie? Noiosissime pagine piene di lettere. Il lavoro di Satta è stato riassunto in un cortometraggio di 5 minuti dove sono stati passati in rassegna i principali avvenimenti di cronaca, politica e costume degli ultimi 20 anni. Dagli omicidi ai sequestri, dai personaggi famosi agli incendi, da Nelson Mandela a Silvio Berlusconi. Il tutto raccontato magistralmente dalla mano di un fotografo capace di cogliere l'animo umano attraverso il suo obiettivo.

Archiviata l'edizione 2015, si pensa a quella 2016 dove avverranno diversi cambiamenti, ma non tra gli organizzatori che rimangono la famiglia di Umberto Ruggiu e Prospettiva Donna. La Giuria di quest'anno era così composta: Enrico Gaviano (La Nuova Sardegna, presidente), Francesco Giorgioni (Sardegna Blogger), Elena Mascia (Sardegna Reporter), Tommy Rossi (speaker radiofonico), Davide Mosca (Olbia Notizie), Fiorenzo Caterini (blogger su Sardegna Blogger) e Angela Galiberti (Olbia.it).