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Cronaca

Fondo Salva Low Cost: c'è il sostegno di Paolo Fresu e Antonio Marras

Fondo Salva Low Cost: c'è il sostegno di Paolo Fresu e Antonio Marras
Fondo Salva Low Cost: c'è il sostegno di Paolo Fresu e Antonio Marras
Olbia.it

Pubblicato il 04 January 2016 alle 11:03

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Sassari, 04 Gennaio 2016 -Prosegue senza sosta la corsa per salvare le rotte low cost dell'Aeroporto di Alghero. Dagli Stati generali dell'economia di qualche giorno fa sono stati fatti altri passi in avanti. Il Progetto di destinazione che riguarda non solo il nord dell'Isola, ma tutta la Sardegna, sta crescendo grazie a nuove collaborazioni ed ai numerosi attestati tangibili di sostegno. La prossima settimana sono previsti una serie di incontri per proseguire sulla rotta della condivisione del Progetto, che nasce per salvaguardare il territorio e "rimodulare" gli intendimenti di Ryanair che ha annunciato la cancellazione di ben 14 rotte della "Summer 2016" sull’Aeroporto di Alghero. Rotte che generano circa 700.000 presenze all’anno, pari a quasi 400 milioni di euro, tra economie dirette e indotte. Il Progetto di destinazione avrà come basi: • Istituzione di un Fondo straordinario, al quale verranno invitate a compartecipare tutte le imprese. Si tratta di un Fondo destinato al sostegno delle linee aeree dell’Aeroporto di Alghero; • Operatività di un conto corrente dedicato (codice IBAN IT 70 O 05676 17201 000070093337) intestato a Confcommercio Nord Sardegna, destinato unicamente ed ESCLUSIVAMENTE allo scopo; • Il versamento di ciascuna impresa sarà pari allo 0,25% dei ricavi risultanti nel Bilancio (o nella contabilità) dell’anno 2014. Tale versamento può essere effettuato tramite bonifico sul codice Iban sopra indicato con la causale “Fondo straordinario a sostegno delle linee aeree dell’Aeroporto di Alghero” entro e non oltre il prossimo 20 gennaio 2016; • Il Fondo sarà utilizzato esclusivamente per sostenere le linee aeree della stagione estiva 2016 sull’Aeroporto di Alghero; • Le imprese del comparto Commercio, Servizi, Ristorazione e pubblici esercizi, tramite convocazioni delle proprie Assemblee, sono state coinvolte nel progetto di costituzione del fondo straordinario, a testimonianza del fatto che il processo turistico non coinvolge la sola ricettività, ma tutti, trasversalmente. I versamenti, volontari, dei comparti menzionati verranno integrati da quelli della Grande Distribuzione, con tagli personalizzati "ad hoc". Non sono escluse le lavanderie industriali, coinvolte nel progetto con la stessa logica dei Grandi Contribuenti. Parteciperanno anche i B&B regolari, con un massimo di 3 camere, con una quota fissa di 300 euro e gli esercizi (imprese) di Affittacamere, anch’essi con una quota fissa pari a 600 euro. • La Sogeaal, contestualmente si sta impegnando con ogni mezzo per evitare o limitare il taglio delle rotte. Questa diventa un’azione cruciale e determinante a supporto dell’azione di Sogeaal. • Il Fondo verrà integralmente impiegato in forza di appositi accordi che verranno sottoscritti in stretta collaborazione con Sogeaal e la nostra struttura legale per disciplinare l’impiego delle suddette somme per i fini sopra indicati, con la supervisione dei Legali di Confcommercio Nord Sardegna e dal management Sogeaal. • Qualora entro il 28 febbraio 2016 il Fondo costituito dovesse essere ritenuto non sufficiente per il raggiungimento degli scopi sopra menzionati, lo stesso verrà restituito tramite bonifici alle imprese che avranno effettuato i versamenti.

Il progetto per salvare le rotte low cost dell'Aeroporto di Alghero ha trovatovalidi testimonial pronti a condividere la causa di un territorio che vuole trovare da solo le energie per tenersi in piedi. Gli Stati generali dell'economia hanno dato il via libera ad una task force operativa, e in queste ore arrvano attestati di sostegno trasversali. Si, perchè tenere le rotte ad Alghero è un'esigenza che coinvolge tutti, nessuno escluso. Così hanno deciso di dire la loro anche il musicista Paolo Fresu e lo stilista Antonio Marras. Vicini più che mai all'idea di un'Isola che deve progeredire, mai fermarsi, o peggio tornare indietro anche sotto il profilo della crescita sociale e culturale.

"Siamo un'Isola europea. Il problema in questo momento è continuare ad esserlo. La nostra necessità di comunicare, di confrontarsi con altre realtà, conoscendole da vicino, è l'humus imprescindibile che ci consente di crescere ed evolverci - è il commento del musicista Paolo Fresu - per assimilare e costruire quella cultura su cui si fonda il futuro di un territorio. Certo, i risultati economici che rischiano di essere compromessi, sono la prima preoccupazione, ma non l'unica. C'è un'intera Isola che deve poter continuare a dialogare con il mondo. Dal vivo, non solo in rete. Per fortuna ci sono persone che questa volta, senza bandiere o appartenenze, dimostrano di essere sardi da Alghero a Olbia e si pongono il dubbio che ci siamo posti tutti: cosa possiamo fare?". Un'idea, un modello di sviluppo territoriale innovativo in Sardegna:" Spesso capita che non ci si attivi per risolvere i problemi aspettando, a torto, che sia qualcun altro a farlo. Questa volta no - aggiunge - siamo noi, in qualsiasi veste, che dobbiamo e vogliamo sostenere un pensiero e un'azione entrambe condivise perchè la Sardegna non perda il low cost. Per continuare ad essere un'Isola europea".

L'economia locale, per meglio dire le economie, saranno investite inevitabilmente - e negativamente - in prima battuta. "Lo dico da imprenditore e da cittadino - esordisce Antonio Marras - sarebbe un salto indietro pericolosissimo. Alghero e la Sardegna sono cresciuti in questi anni grazie ad una vera e propria rivoluzione. La nostra terra, questa parte di Sardegna, era nota si, ma non così conosciuta. L'avvento del low cost ci ha permesso di farci apprezzare in tutta Europa e non solo, un salto epocale che il mercato internazionale richiedeva e che ci ha scoperto protagonisti. Perdere tutto a questo punto sarebbe una vera e propria follia. Perchè l'aeroporto Alghero può svilupparsi e diventare, per esempio, come Orio al Serio, a Bergamo. Uno scalo che è cresciuto vertiginosamente grazie al low cost". Una situazione cui porre rimedio. Anche perchè il tempo fino al 20 gennaio, per andare a trattare con Ryanair, è davvero poco: "E' vero, manca poco. Ma l'energia che in questo momento si sta cercando di mettere in campo è tantissima e il risultato si può raggiungere. Fa piacere registrare un fronte comune unito che non lascia spazio a sterili lamentele su quello che si poteva fare e non si è fatto. Un segnale importante per tutti, un nuovo metodo di risoluzione dei problemi che da queste parti non si vede spesso".