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Cronaca

Ospedale Tempio: Sindaco Addis sollecita reparto Covid

Ospedale Tempio: Sindaco Addis sollecita reparto Covid
Ospedale Tempio: Sindaco Addis sollecita reparto Covid
Olbia.it

Pubblicato il 22 November 2020 alle 16:40

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Tempio Pausania, 22 novembre 2020- Il Covid-19 in Sardegna continuabad avanzare, l'inverno è alle porte e la nuova ondata della pandemia preoccupa sempre di più tutte le istituzioni dei comuni. A Tempio Pausania, dove il freddo comincia a farsi sentire e i casi di Covid-19 non accennano a diminuire, il sindaco Ginetto Addis in queste ore ha scritto una lunga lettera indirizzata all'Assl Olbia, al commissario straordinario ATS e all'assessorato dell'Igiene e sanità e non ultimo al Presidente della Regione Sardegna della Regione Sardegna. Oggetto della lettera la Situazione Ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania e la conseguente richiesta di interventi urgenti a tutela dell'incolumità e della salute dei cittadini con la riconversione dei reparti dell'opedale in reparti Covid.

"Scrivo a nome dell'Amministrazione comunale che rappresento, della Cittadinanza e di tutta la popolazione del Territorio, quindi non solo come Sindaco, ma nella mia qualità di massima autorità sanitaria e di Presidente del Distretto sanitario di Tempio Pausania, in ragione della altissima preoccupazione che tutti viviamo per l'aumento dei casi di Covid-19 anche tra la popolazione di questa parte del Territorio". Comincia così la lettera del primo cittadino di Tempio Pausania. Ginetto Addis, rivolgendosi alle istituzioni con massimo allarme, scrive "per sollecitare ciò che più volte ho chiesto come intervento urgente, e cioè l'immediato allestimento di un reparto Covid presso l'Ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania, mediante la riconversione di uno dei suoi reparti".

Il Sindaco Addis per facilitare le operazioni di riconversione dei reparti ha le idee chiare suggerendo alle Istituzioni una soluzione adeguata "In particolare, si indica come migliore soluzione quella di adibire a tale finalità, il 3° piano dell'Ospedale, che già dal mese di marzo era stato individuato dalla direzione in indirizzo come “zona grigia”". Una decisione che se dovesse realizzarsi sarebbe resa possibile grazie al costante confronto con i medici di base e dell'USCA della Città di Tempio che non negano diverse criticità "mi riferiscono di una situazione insostenibile ed evidenziano, con tutta la gravità del caso, un elevato e concreto rischio per la salute e la stessa vita dei loro pazienti Covid-19". Si legge nella lettera. Addis evidenzia anche che "L'assistenza domiciliare attraverso consulti telefonici è inadeguata e per molti dei loro assistiti, ravvisano la urgente necessità di un monitoraggio che solo l'assistenza ospedaliera può garantire, in modo da stabilizzare il paziente, evitando l'aggravarsi delle condizioni e il ricovero in terapia intensiva".

Il Sindaco Addis in qualità di responsabile della salute dei suoi concittadini nella lunga missiva indirizzata alle massime istituzioni sanitarie della Regione Sardegna esprime inoltre tutta la sua perplessità nel recepire la disposizione dello scorso 20 novembre che sospende in maniera netta tutte le attività chirurgiche. "Trovo, infatti, inaccettabile questa disposizione che reputo fortemente lesiva del diritto alla salute e ritengo, invece, che possano e debbano essere assunte dalle autorità in indirizzo altre e diverse soluzioni, senza dubbio più ragionevoli e idonee a garantire pienamente l'assistenza e i servizi sanitari comunque indispensabili per la popolazione, che anche nella pandemia, restano irrinunciabili. Essi, seppure in misura ridotta devono essere garantiti".

"Si chiede pertanto che la disposizione venga revocata e modificata, in modo da garantire la prosecuzione degli interventi chirurgici almeno per una giornata settimanale. La direzione in indirizzo, è infatti ben a conoscenza dell'elevato numero degli interventi ai quali l'Ospedale fa fronte". Continua il Sindaco di Tempio Pausania "Da una mia indagine risulta, altresì, deleteria per la salute della popolazione di questa parte della Gallura, lo spostamento dell’anestesista, perché così facendo attualmente non si potranno coprire le 24 ore di guardia anestesiologica, in quanto delle tre unità previste per garantire tale attività, una unità non ha l’idoneità a ricoprire il turno notturno".

Scrive Addis "Inoltre, mi risulta che l’anestesista di Tempio vada a sostituire malattie di anestesisti di Olbia per garantire la seduta operatoria, circostanza che evidentemente esula dalla emergenza COVID, venendo così a mancare la motivazione per adottare provvedimenti che incidono su diritti che la Costituzione consacra e dichiara inviolabili, irrinunciabili e indisponibili, e che come è noto, possono subire da parte dell'autorità, eventuali limitazioni solo se adottate e motivate da casi di eccezionale gravità, non rientrando certamente tra queste ragioni la sostituzione per malattia di altri colleghi. La decisione appare inoltre deleteria sia per la salute dei cittadini che da un punto di vista organizzativo, laddove in questa prospettiva così delineata, si aumenta il volume di lavoro del nostro P.S. con grave pericolo per la scontata promiscuità tra pazienti COVID e pazienti non COVID con estenuanti attese di quest’ultimi per le cure, non trascurando il problema del trasporto del paziente critico non COVID in altri ospedali che già attualmente soffrono di sovraffollamento (vedi Sassari), e che inevitabilmente lascerebbe il nostro ospedale privo dell’unico anestesista presente. Di contro, nell’intento di una fattiva partecipazione nel risolvere il problema COVID, insisto nel proporre di adottare come soluzione per l’emergenza COVID, l'apertura dell’ala del terzo piano ex Ginecologia, che come detto, è già stato preparato a Marzo 2020 con il percorso in sicurezza, del nostro ospedale di Tempio come reparto COVID per pazienti che non necessitano della terapia intensiva, gestita con personale medico e infermieristico da reperire (con regime di prestazioni aggiuntive o altri strumenti contrattuali), dai reparti ospedalieri del nostro ospedale con turni prestabiliti tali da non interferire con l’attività del reparto di provenienza. Così da dare un grosso contributo all’emergenza COVID oltre che al nostro territorio, anche ad altri ospedali in sofferenza come quello di Sassari.In ultimo, in questo modo non si sospenderebbero in maniera drastica le attività chirurgiche e l’attività dei rianimatori, ricordando che c'è l’emergenza COVID ma che le altre patologie non sono affatto scomparse. La richiesta, pertanto, riveste il carattere della estrema urgenza e le autorità in indirizzo dovranno assumersi la responsabilità di un ennesimo mancato riscontro".

"Riteniamo che non ci sia più tempo per attendere ulteriormente e procrastinare ancora decisioni del tutto praticabili e che sarebbero da subito in grado di risolvere alla assoluta mancanza di una gestione razionale dell'emergenza sanitaria alla quale fino ad ora stiamo assistendo inermi.Sollecito inoltre gli interventi di potenziamento del Servizio di Igiene Pubblica preannunciati da tempo e per i quali non ho conferme ufficiali.Sollecito, infine, e per l'ennesima volta, l'istituzione di un meccanismo strutturato di comunicazione istituzionale sui dati dei contagi, delle quarantene e di ogni altra informazione utile a esercitare le competenze comunali. Sul punto si richiama, da ultimo, la precedente nota dello scorso venerdì 13 novembre.Lasciare, in un momento così delicato e critico per tutti noi, l’autorità sanitaria locale priva di ogni TEMPESTIVA notizia fondamentale ai fini della tutela della salute dei cittadini, appare comportamento quanto meno inappropriato e privo di senso, oltre che irrispettoso delle norme.Perciò non posso che concludere, che si affidano alle competenze e conoscenze dei destinatari in indirizzo, le conseguenze di tali condotte irresponsabili. La struttura sanitaria sta ponendo in essere azioni che non consentono alle altre Istituzioni di eseguire le misure previste per contrastare l’epidemia nell’Isola, così come dettate dall’o.m.s. e dalla stessa Regione, quali il controllo sulle quarantene, il ritiro corretto dei rifiuti e l'informazione alla popolazione.Si prega di dare immediato riscontro e attuazione alle presenti richieste". Conclude il Sindaco e Presidente del Distretto sanitario di Tempio Pausania Gianni Addis