Omicidio Cinzia Pinna: analisi informatica sul computer di Ragnedda

Palau. Indagini a tutto campo sull’omicidio della 32enne di Castelsardo, Cinzia Pinna, uccisa a colpi di pistola nella notte tra l’11 e il 12 settembre nello stazzo di Conca Entosa, a Palau.
Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, la pm Noemi Mancini ha disposto un nuovo e delicato accertamento tecnico: una consulenza informatica sul portatile di Emanuele Ragnedda, l’imprenditore di Arzachena che ha confessato l’omicidio.

L’incarico al perito sarà formalizzato nei prossimi giorni e servirà a verificare il contenuto della memoria del computer, su cui potrebbero emergere dati e conversazioni rilevanti per la ricostruzione dei fatti e per individuare eventuali complici o favoreggiatori.

Come riporta ancora L’Unione Sarda, pm e polizia giudiziaria stanno approfondendo la posizione di persone che potrebbero aver aiutato Ragnedda a nascondere o alterare le tracce del delitto. Non si esclude che si tratti di soggetti diversi da quelli già indagati per favoreggiamento.

Particolare attenzione è rivolta a una serata svoltasi a Conca Entosa il giorno successivo al delitto, alla quale avrebbero partecipato alcune persone insieme a L. F., il giardiniere di 26 anni indagato per favoreggiamento.
Le dichiarazioni di Franciosi – assistito dagli avvocati Maurizio e Nicoletta Mani – avrebbero già trovato riscontri nelle indagini, mentre il giovane continua a dichiararsi assolutamente estraneo ai fatti.

Sempre secondo L’Unione Sarda, Emanuele Ragnedda avrebbe manifestato forte preoccupazione per il clima di ostilità che lo circonda nel carcere dove si trova detenuto. Il suo difensore, l’avvocato Luca Montella, ha confermato di aver richiesto misure di protezione per tutelare il proprio assistito.

Le indagini proseguono senza sosta: l’analisi informatica del computer potrebbe ora offrire nuovi elementi di verità in una vicenda che continua a scuotere profondamente la Gallura.