Olbia, multe Ztl: 700 mila euro congelati per "dubbia esigibilità"

Olbia, 22 maggio 2018 - Nel Consiglio comunale di ieri sera non si è parlato solo di Aspo e delle problematiche di San Giovanni e Zona Baratta: come un evergreen di cui non si può fare a meno, è tornata al centro delle cronache politiche la Ztl con una variazione di bilancio - approvata a colpi di maggioranza prima che il numero legale venisse meno - relativa a parte dei proventi delle sanzioni elevate nella zona a traffico limitato.

La delibera approvata ridetermina i proventi per il 2018 in tre milioni di euro, la gran parte dei quali ottenuti grazie alla Ztl. La delibera, oltre a incrementare il capitolo "sanzioni", descrive come queste somme vengono ripartite nei vari capitoli di bilancio di competenza:

• 1.020.000 € vengono destinati a spese di gestione del servizio contravvenzioni, aggio e previdenza del personale;
• 199.933 € vengono invece destinati alla segnaletica stradale e alla manutenzione delle strade;
• 48.067 € per la manutenzione stradale;
• 733.000 € per il fondo crediti di dubbia esigibilità;
• 2.000.000 € proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della Strada per l'annualità 2018.

Ovviamente, l'opposizione ha ferocemente criticato la decisione della maggioranza. "Spendiamo oltre 600 mila euro in raccomandate - ha detto Rino Piccinnu (Coalizione civica e democratica) -. Poi si dice che non si vuole fare cassa. Questo è un danno irreparabile alle famiglie olbiesi: spero che arrivino tante sentenze a sfavore del Comune".

Critico anche il Movimento 5 Stelle con Roberto Ferinaio: "A giudicare da come vengono distribuite le somme, smbra proprio che si voglia fare cassa perché c'è un vero sbilanciamento nella distribuzione - ha detto il consigliere Ferinaio -. Le regole, però, devono valere per tutti. I problemi di questa Ztl sono strutturali e risiedono nella sua progettazione. Molti dei ricorsi verranno vinti".

Della ripartizione qua riportata, saltano agli occhi due dati: il primo riguarda l'aggio e la spesa di gestione (più la previdenza) che si porta via oltre un milione di euro, il secondo sono quei 700 mila euro congelati per eventuali crediti di dubbia esigibilità.