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Olbia. Voli cancellati e licenziamenti Meridiana. Albergatori: capiamo il dramma, ma ora basta

Olbia. Voli cancellati e licenziamenti Meridiana. Albergatori: capiamo il dramma, ma ora basta
Olbia. Voli cancellati e licenziamenti Meridiana. Albergatori: capiamo il dramma, ma ora basta
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 July 2016 alle 20:31

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Olbia, 07 Luglio 2016 - Nessuno lo dice apertamente, ma a Olbia la solidarietà nei confronti dei lavoratori Meridiana, al centro di un accordo quadro che prevede 400 licenziamenti,sta iniziando a scricchiolare. Tutta colpa di ciò che sta accadendo nei cieli sardi da 10 giorni: lavoratori assenti in massa per malattia, decine e decine di voli cancellati, migliaia di persone a terra impossibilitate a raggiungere la Sardegna o a lasciare l'isola. I commenti negativi sui social network si sprecano, ma anche ampi settori produttivi della città iniziano a mettere i puntini sulle "i". A farlo sono soprattutto gli albergatori, che a domanda precisa ("Ciò che sta succedendo in Meridiana vi sta danneggiando?") rispondono in maniera altrettanto precisa. A parlare è Fabio Fiori, presidente del Consorzio Albergatori Città di Olbia. Fiori parla a nome dei suoi colleghi, ma anche di tutto il comparto turistico olbiese che è fatto da tanti mestieri e tantissime aziende.

"L'argomento va inquadrato in maniera corretta - parte Fabio Fiori -. La posizione di noi albergatori è semplice. Prima cosa: siamo dalla parte dei lavoratori Meridiana che perdono il lavoro, capiamo il dramma. È una situazione difficile che abbiamo ben presente. Sappiamo però anche un'altra cosa. Negli ultimi anni, la Gallura ha visto perdere migliaia di posti di lavoro in vari settori, come l'edilizia, il commercio, i trasporti, i servizi. Sono migliaia lefamiglie che in questi ultimi anni hanno perso il posto di lavoro senza aiuto, senza accompagnamento, senza ammortizzatori, tutte cose che stanno ricevendo i lavoratoriMeridiana. Queste persone, che sono migliaia, non sono andate a bloccare il porto o l'aeroporto, e avrebbero avuto tutte le ragioni per farlo perché i posti di lavoro sono tutti uguali e quando vengono persi, che tu sia un pilota o un muratore, i problemi sono i medesimi. Queste persone hanno dignitosamente cercato di reinventarsi, di sbarcare il lunario in tutti i modi".

Fiori, dunque, non nega la solidarietà sua e del suo comparto ai lavoratori Meridiana, soprattutto a coloro che stanno perdendo il posto di lavoro, ma allo stesso sottolinea che sono molti di più coloro che hanno vissuto posizioni ben peggiori, senza lo stesso sostegno economico da parte dello Stato. "Noi capiamoil dramma delle famiglie. Riteniamo anche anche giusta una forma di protesta, anche forte come bloccare l'aeroporto per una intera giornata. Ci sta, ènelle cose. Però quello che sta accadendo adesso è un po' troppo - sottolinea Fabio Fiori -. Si sta andando a paralizzare un intero settore che ha ricadute su migliaia e migliaia di famiglie che vivono dell'indotto del turismo. Faccio un ragionamento banale. Nessun pilota ha perso il lavoro, eppure il 70% è in malattia: stanno danneggiando loro stessi perché danneggiano chi alimenta il loro stipendio con il pagamento del biglietto aereo, cioè i turisti".

Secondo Fabio Fiori, il danno economico è molto rilevante. "Siamo di fronte a un danno gravissimo al settore turistico: l'intera Gallura aspetta tutto l'inverno questo periodo per rifarsi dei sacrifici - spiega il presidente del Consorzio Albergatori Olbia -. Immaginiamo hotel, ristoranti, e tutte le altreattività che vivono di turismo. Tutti loro vengono danneggiati da questa protesta. Abbiamo tenuto botta tutto l'inverno per attendere quella che doveva essere la stagione della riscossa e adesso va tutto a rotoli. C'è un limite a tutto: una protesta di questo genere nonpuò durare 10 giorni o un mese intero perché allora può sembrare che non interessino le conseguenze che ricadono su tutti gli altri".

La reazione dei turisti non è delle migliori secondo quanto raccontato dall'albergatore olbiese. "Ci sono centinaia di persone che stanno mettendo la croce sulla Sardegna. La stagione della riscossa è diventata un'occasione sprecata. Non va bene - conclude Fabio Fiori -. Gli effetti sono a dir poco negativi.C'è un disservizio incredibile alle famiglie. Non è facile organizzarsi quando hai i passeggini o quando ci sono interi gruppi di persone anziane. Ti annullano il volo, torni a Olbia, non trovi posto, ti riproteggono a San Teodoro e torni di nuovo a Olbia senza sapere se si parte. Per noi è un boomerang. Per le persone è un periodo delicato, è la meritata vacanza. Rischiamo di perdere una marea di clienti. Stiamo perdendo i clienti dei last minute".