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Cronaca

Olbia, troppi codici verdi e bianchi al Pronto Soccorso: appello della ASL

Olbia, troppi codici verdi e bianchi al Pronto Soccorso: appello della ASL
Olbia, troppi codici verdi e bianchi al Pronto Soccorso: appello della ASL
Olbia.it

Pubblicato il 16 July 2014 alle 12:12

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Olbia, 16 Luglio 2014 – Spine di riccio, punture di zanzara, eritemi solari, prescrizione di terapie domiciliari, piccoli traumi ed escoriazioni: sono queste le più comuni patologie, registrate come codici bianchi, che soprattutto d’estate, vanno ad intasare il Pronto Soccorso di Olbia, dove vengono censiti troppi codici bianchi e verdi, tanto da spingere la Asl di Olbia a lanciare un appello. “E’ necessario un accesso più appropriato alle cure. I codici di lieve entità possono essere gestiti dalle Guardie Mediche e da quelle Turistiche”, parola di Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II di Olbia. “Il nostro Pronto Soccorso è dimensionato per una popolazione di circa 150.000 abitanti, il quale si trova a gestire, però, numeri di gran lunga superiori, in particolare nel periodo estivo, quando le coste galluresi vengono prese d’assalto dai turisti. Ma non solo. Si assiste nel tempo ad un incremento costante degli accessi al Pronto Soccorso, con patologie che spesso, purtroppo, sono inappropriati e non rivestono carattere d’urgenza”, spiega Bua. Dal primo gennaio al 14 luglio 2014 la struttura olbiese ha registrato 19.307 accessi, con un incremento dell’8,12% delle prestazioni rispetto al 2013, quando gli accessi sono stati 17.857. “Degli accessi di questi primi sette mesi del 2014 appena l’1% è stato registrato come codice rosso (100 pazienti), il 32% giallo (6.201 pazienti), il 61% verdi (11.717 pazienti) e il 7% bianchi (1.287 pazienti)”, spiega il primario del Pronto soccorso olbiese. “E’ normale, con queste percentuali, che i tempi d’attesa al Pronto soccorso possano allungarsi, ma ciò avviene solo per le patologie che non hanno dignità di servizio di Urgenza-Emergenza e che invece potrebbero risolversi rivolgendosi al medico di Medicina Generale, o alle Guardia medica o quella Turistica”. aggiunge il primario. È necessario ricordare infatti che l'accesso alle cure nei Pronto Soccorso avviene sulla base della gravità delle condizioni dei pazienti e non per ordine di arrivo; il Triage è il sistema utilizzato per selezionare i soggetti arrivati al Pronto Soccorso in base alla gravità delle patologie riportate: dopo una prima valutazione il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un codice colore assegnato al suo arrivo nella struttura ospedaliera. LA DISTINZIONE TRA I CODICI 1. Codice Bianco. Situazione di non urgenza. Il caso potrebbe essere risolto dal medico di famiglia, dal medico di continuità assistenziale. Il Pronto soccorso si rende disponibile a fornire l’assistenza necessaria, ma solo dopo che il personale avrà trattato i casi più urgenti (codici rossi, gialli, verdi). In questo caso l’attesa può essere anche molto prolungata. 2. Codice Verde. Sono urgenze differibili. Il paziente non è in pericolo di vita e viene assistito dopo i casi più urgenti. 3. Codice Giallo. Viene assegnato ai pazienti con patologie gravi, per i quali può essere presente l'alterazione di una o più funzioni vitali o il rischio di un peggioramento delle condizioni tali da mettere a rischio la vita del paziente se non trattati tempestivamente. Il personale del Pronto Soccorso si impegna a ridurre al minimo i tempi di attesa. 4. Codice Rosso. Sono i casi più gravi, con pericolo di vita immediato. Il Pronto Soccorso si prepara ad accogliere il paziente in Sala Emergenza, di conseguenza le attività in corso potrebbero subire un rallentamento o interrompersi nel caso di patologie non gravi. Il paziente a cui viene assegnato questo codice accede immediatamente alle cure. “È opportuno non ricorrere al Pronto Soccorso per ottenere visite per disturbi di lieve entità: in questo caso bisogna rivolgersi al Medico di Medicina Generale (o al Pediatra di libera scelta) nelle ore diurne, alla Guardia Medica in quelle notturne”, spiega il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. “Per i turisti invece ci sono le Guardie Mediche Turistiche, che sono in grado di intervenire davanti a queste patologie: nella provincia di Olbia Tempio sono ben 14 gli ambulatori medici che vengono attivate nei centri costieri”. “Io e il mio staff assicuriamo il massimo per poter garantire elevati standard di prestazione, tanto che a parità di organico, quest’anno siamo riusciti ad abbassare il tempo medio di attesa di ciascun codice: mediamente un codice giallo, dopo il triage, attende 21 minuti per esser preso in carico dai medici (contro i 28 minuti del 2013), il codice verde 52 minuti (contro i 77 minuti dello scorso anno) e il codice bianco 78 minuti (contro gli 84 del 2013). Nonostante questo impegno, però, chiediamo maggiore collaborazione da parte della popolazione. È necessario rivolgersi al Pronto Soccorso là dove necessario, poiché tutti i medici del territorio sono in grado di gestire al meglio le patologie non gravi. Il Pronto Soccorso ha infatti il compito primario di salvare la vita ai pazienti con patologie gravi e stabilizzarli per poi affidarli alle diverse unità operative di competenza. In quest’ottica, un utilizzo più razionale ed etico delle risorse che la nostra Asl mette a disposizione, consentirebbe una migliore erogazione del servizio di Urgenza-Emergenza, che non risentirebbe di lunghi tempi d’attesa”, aggiunge Bua. Alcuni numeri dell’attivita del Ps di Olbia. Dal 01.07 al 15.07.2014 il Pronto Soccorso di Olbia ha registrato 1.970 accessi (di questi circa il 70% sono stati codici bianchi e verdi, il resto gialli e rossi), con un incremento degli accessi del 6,5% rispetto allo scorso anno, quando gli accessi sono stati 1.850. Lo staff della struttura di Pronto Soccorso di Olbia è composta da 14 medici, 21 infermieri, 12 operatori di supporto, che giornalmente cercano di dare risposte alle esigenze di salute della popolazione. Nella giornata di lunedì 14.07.2014, al Pronto Soccorso di Olbia sono arrivate 157 persone, di queste 1 codice rosso, 48 gialli (31%), 98 codici verdi (59%), 15 bianchi (10%).