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Pubblicato il 15 January 2018 alle 14:12
Olbia, 15 gennaio 2018 - Proseguono a tutto campo le indagini della Polizia di Stato sulla morte dell'ex poliziotto Salvatore Sias, suicidatosi sabato mattina in un angolo isolato della spiaggia di Bados a Olbia. Una morte, la sua, che ha sconvolto non solo gli ex colleghi, ma anche tutta la città.
Su quanto avvenuto sabato mattina a Bados, come racconta La Nuova, la Polizia olbiese sta ascoltando decine di persone: l'obiettivo è circoscrivere il quadro entro cui è maturato l'estremo gesto dell'ex poliziotto. I contorni delineati dagli inquirenti nelle scorse settimane si stanno pian piano mettendo a fuoco: Sias, con la sua società di vigilanza, si occupava della villa di Porto Rotondo colpita a Natale da un incendio ed è stato vittima di minacce e intimidazioni. L'incendio si è poi rivelato doloso e, qualche giorno dopo questa scoperta, Sias è stato trovato morto a Bados. Gli inquirenti stanno cercando di capire se ci sono gli estremi per l'istigazione al suicidio come ipotesi di reato.
Al centro dell'indagine vi è il mondo della security privata nelle costose ville dei russi a Porto Rotondo e in Costa Smeralda: settore, questo, ambito da molti.
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