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Cronaca

Olbia, scuola sequestrata: le maestre respingono le accuse. I genitori: ci fidiamo di loro

Olbia, scuola sequestrata: le maestre respingono le accuse. I genitori: ci fidiamo di loro
Olbia, scuola sequestrata: le maestre respingono le accuse. I genitori: ci fidiamo di loro
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 July 2013 alle 14:09

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Olbia – Il sequestro preventivo della scuola per l'infanzia “Il Girasole”, situata in via Fera – a due passi da San Simplicio e dalla caserma dei Carabinieri, ha letteralmente shockato l'intera comunità olbiese. Le persone denunciate per presunto “abuso di mezzi correttivi”, la titolare e sei educatrici, attraverso il loro avvocato Giampaolo Murrighile, con una dichiarazione resa all'Ansa, hanno respinto ogni accusa. Le donne aspettano con fiducia l'esito dell'indagine e attendono di poter visionare i filmati. Intanto, a Olbia, ci si interroga sull'accaduto. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato all'Ansa “Forse questo episodio è semplicemente collegato ad un caso singolo, legato ad un episodio che ci ha visto prendere dei provvedimenti, consentiti dalla legge, nei confronti di uno dei nostri bambini, un episodio che forse ha scontentato qualche genitore”. A quanto si apprende, le indagini dei Carabinieri sarebbero partite a causa della denuncia di una famiglia, il cui bimbo avrebbe mostrato segni di disagio. I Carabinieri hanno così messo sotto osservazione la scuola con delle telecamere nascoste che avrebbero ripreso le educatrici mentre utilizzavano un metodo correttivo definito nella nota dei Carabinieri come “estremamente duro”. Le reazioni. La notizia del sequestro e delle indagini a carico delle educatrici ha letteralmente sconvolto la città. La scuola “I Girasoli” è molto rinomata ad Olbia: da 30 anni si occupa di educare i bambini più piccoli e da sempre è considerata come una delle migliori scuole per l'infanzia private. Come sempre, queste notizie scuotono le coscienze. In molti chiedono giustizia perchè “i bambini non si toccano” e “in ogni scuola ci devono essere le telecamere”. Ma le testimonianze più forti sono arrivate da chi, quella scuola, la frequenta tutti i giorni perchè ci manda i propri figli. “Mia figlia va al Girasole da più di un anno....voglio vedere il video altrimenti non ci credo. Mia figlia adora tutte le maestre e mai e poi mai ha dato sintomi di disagio anzi è la prima che vuole andarci il sabato e la domenica....Sono una seconda famiglia per noi” scrive sul nostro giornale la signora Laura F. “A me sembra assurdo. Noi non ci crediamo. Sono persone bravissime e professionali. Noi non ci crediamo – scrive Diana S. sempre sul nostro giornale – E' l'unica struttura che ha a cuore i bambini disabili. Se non fosse per loro mio figlio, che è autistico, non sarebbe il bambino felice e contento che è adesso. Hanno saputo starci accanto nei momenti difficili e aiutarci a superare le difficoltà”. A fare da cassa di risonanza a tutte le testimonianze è la signora Mariolina Pileri che, di giustizia, se ne intende a causa della vicenda che ha coinvolto uno dei suoi figli, il piccolo Pietro, la cui morte per “mala sanità” non ha trovato la giustizia che avrebbe meritato. Mariolina Pileri invita tutti a non condannare preventivamente le maestre e la scuola e si schiera apertamente a favore de “I Girasoli”. “Ho piena fiducia che tutto si risolverà nel migliore dei modi! – scrive la signora Pileri – Ho fiducia nei titolari e se necessario sono pronta a testimoniare in loro favore”. Le immagini. Le discussioni dei cittadini e dei nostri lettori vertono tutte sul nodo centrale dell'inchiesta sulla scuola “I Girasoli”, cioè le immagini fatte dai Carabinieri della Stazione Olbia Centro con delle telecamere nascoste. La difesa ancora non ha visionato la prova cardine delle accuse mosse dalle forze dell'ordine, mentre i cittadini chiedono a gran voce che vengano rese pubbliche.