Olbia, 08 marzo 2019 - Un rospo morto e poi una croce: il tutto posato su una pietra e lasciato lì, alla
Tomba dei Giganti di Su Monte e S'Abe, a imperitura memoria di chissà quale tipo di "rito" (satanico? pagano? magia nera?). Che i siti archeologici olbiesi di
età nuragica siano da un po' di tempo oggetto di un "
neo paganesimo" è cosa risaputa, ma ciò che archeologi e guide turistiche regolari trovano sui siti va
oltre ogni immaginazione e il "rospo morto" è solo l'ultimo caso di un
lungo elenco. Se ognuno, infatti, può
credere in ciò che preferisce, diverso è quando si
danneggia il monumento ed è proprio questo ciò che sta avvenendo. "L'aspetto più preoccupante è che si stanno
degradando i monumenti - spiega l'archeologo
Rubens D'Oriano, funzionario della Soprintendenza (Sede operativa di Olbia) -. A volte si
siedono sul monumento, altre volte
scardinano le pietre per costruire degli altarini, ma alcuni
rubano le pietre del sito perché convinti delle loro proprietà curative! Manca totalmente il senso civico". Se meditare davanti a un pozzo sacro può sembrare "new age" ma non provoca danni al sito, diverso è quando una
credenza(senza basi scientifiche) porta le persone a
rubare o
danneggiare l'integrità del monumento stesso. Atteggiamenti
gravissimi purtroppo fomentati
dall'ignoranza: l'ignoranza basica, molto terra-terra, che non ti fa comprendere che se
sposti o
rubi una pietra da una Tomba dei Giganti stai
danneggiando un manufatto che ha sulle spalle
migliaia di anni e che ne potrebbe durare altrettanti se
qualcuno non lo rovinasse. Altro aspetto curioso di questo
neo-paganesimo è il capitolo "offerte": recentemente, è stato trovato al Pozzo Sacro di Sa Testa un
cestino pieno di pietre e conchiglie con tanto istruzioni per ringraziare la dea "Acqua". Più
inquietante l'aspetto dei "riti", specialmente quando questi recano animali morti. Il rospo, è risaputo, riveste un ruolo importante nella magia, nella stregoniera, ma anche nel
satanismo. Ora, le tracce dei "riti" magari non danneggiano
fisicamente il monumento, ma non deve essere granché piacevole arrivare in un sito archeologico e trovarlo "impestato" da croci, cerchi e animali defunti. I
nsomma, ognuno creda in quel gli pare ma lasci stare i monumenti.