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Cronaca

Olbia, quartiere di Ruinadas: "ricchi" e "poveri" nello spazio di 100 metri

Olbia, quartiere di Ruinadas:
Olbia, quartiere di Ruinadas:
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 April 2013 alle 18:20

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Ruinadas, via Acero: il materiale che sembra abbandonato Ruinadas, via Acero: il materiale che sembra abbandonato Olbia - Segnala una nostra lettrice (la signora L.C.): "Venite a vedere in che stato è via Bonsai". Detto, fatto. Armati di tre macchine fotografiche (e scongiuri per le amate sospensioni) ci rechiamo nella suddetta strada. La zona è Ruinadas, famosa per essere passata da "quartiere fantasma" a "area residenziale" vera e propria. Arrivati lì, però, ci accorgiamo che via Bonsai non sta nella parte alta di "Ruinadas", ma nella parte bassa. Il sottopasso segna un confine indelebile agli occhi dell'osservatore: da una parte i "figli di una dio maggiore", dall'altra "i figli di un dio minore". Nel senso che nella parte "alta" domina (giustamente) l'ordine, nella parte bassa il "caos" (o forse sarebbe meglio dire il "degrado"). Ciò che colpisce è "il percorso" fatto dall'asfalto nell'essere posato. Tutti ricorderanno le battaglie di Ruinadas per avere i sottoservizi e delle strade decenti. Ogni pioggia rendeva la vita dei residenti un vero e proprio calvario. Il fatto è che il calvario non è finito, almeno nella parte bassa. Via Ruinadas è stata asfaltata tutta, sia prima che dopo il ponticello. Nella parte bassa, però, sono state lasciate a loro stesse le vie laterali. Tra queste vi è via Bonsai. All'apparenza sembra la classica strada piena di buche (il groviera di terra e fango che si ripete, uguale a sè stesso, in molte parti della città di Olbia). A un'osservazione più attenta ci rendiamo conto che, oltre alla buca piena d'acqua, vi è un vero e proprio solco alla fine della strada. Solco molto profondo, scavato presumibilmente dall'impeto dell'acqua. La stessa acqua che, scorrendo per via Bonsai, ha eliminato il tratto "sterrato" portando alla luce la nuda pietra. Il tutto - ovviamente - a due passi dalle case. A questo quadretto edificante non dobbiamo dimenticare di aggiungere i "ritrovamenti archeologici" all'interno della voragine: manufatti umani datati XXI secolo che assomigliano in modo impressionante alle bombole di gas utilizzate in cucina per riscaldare le pietanze. Orbene, non pensiate che Ruinadas Alta sia lo shangri-la di via Veronese. Anche la parte a monte del quartiere ha le sue pecche non trascurabili: basta recarsi in via Acero. Qui, in un terreno non edificato, tra cicoria selvatica e cagaranzoli in fiore, fa bella mostra di sè una sorta di pensionato per materiale edile occupato da ponteggi smontati, pallet e chi ne ha più ne metta. La galleria fotografica completa è sulla nostra pagina Facebook.