Olbia - C'è una
delibera, ad Olbia, che sta
accendendo - e non poco - gli animi della politica locale.
E' una delibera che destina 500mila euro ad un progetto per la salvaguardia della Berta minore, un uccello a rischio estinzione che dimora nell'
Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo. Ad accendere i riflettori su questo provvedimento è il
gruppo consiliare del Pdl. "Noi non critichiamo il progetto - ha detto Marco Piro, capogruppo Pdl - ma critichiamo la sua
opportunità politica". Il progetto è di valenza Europea:
l'Unione mette 1'500'000 euro, il Comune di Olbia ne aggiunge 500'000. L'Amp è, però, un
consorzio formato da
tre comuni e non da uno soltato. E questo è il primo aspetto criticato dai consiglieri azzurri. "Perchè solo Olbia deve partecipare economicamente? - ha affermato Piro - nel consorzio ci sono anche
San Teodoro e
Loiri Porto San Paolo. Anche loro dovrebbero contribuire". I 500'000 euro sono destinati ad un progetto di conservazione e tutela lungo
5 anni, ma per i primi 3 anni il Comune dovrà impegnarne 380'ooo. Cifre importanti che, secondo l'opposizione, avrebbero potuto essere destinate ad altro. "Non ho nulla contro la Berta Minore, che è un "bene" che riguarda tutta l'Europa - ha detto il consigliere Piro -
ma il sindaco non può lamentarsi del patto di stabilità che non consente la messa in sicurezza delle scuole e poi trovare 500mila euro per questo genere di progetto". A questi aspetti, bisogna aggiungere un paventato
conflitto di interessi. "La delibera è stata proposta dall'Assessorato all'Ambiente che è guidato da Giovanna Spano - ha affermato Piro - l'assessore è un tecnico valido.
Ha collaborato e collabora sia per l'Area marina protetta, sia per la Nemo Srl, la società che si è aggiudicata la progettazione.
Secondo noi qui potrebbe esserci un conflitto di interesse. L'Assessore
non avrebbe dovuto partecipare alla votazione". Su questo argomento, il consigliere Piro ha interrogato il segretario generale del comune di Olbia. "
Ho chiesto una valutazione al Segretario Generale - ha detto Piro - aspetto con ansia una risposta". Intanto, già qualcun altro aveva chiesto un parere simile al Segretario generale: Mirko Varchetta e Gianni Urtis, ex Idv in rotta di collisione da sempre con Giovanna Spano (assessore in quota Idv). "Qualche mese fa i colleghi Varchetta e Urtis hanno chiesto al Segretario generale se ci fosse
incompatibilità tra il ruolo di Assessore all'Ambiente e l'attività lavorativa della dotteressa Spano - ha specificato Marco Piro -
Secondo il Segretario generale non c'è nessuna incompatibilità perchè la dottoressa Spano non è dipendente, ma un collaboratore. Ma questi fondi, deliberati grazie all'assessorato all'Ambiente, potrebbero portare al rinnovo dei suoi contratti di collaborazione. Per noi potrebbe esserci un conflitto di interessi. E se,
per la legge, non ci dovesse essere, allora diciamo che per noi
c'è un problema di opportunità politica".