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Cronaca

Olbia, lotta alle navi inquinanti in porto: ecco l'accordo

Olbia, lotta alle navi inquinanti in porto: ecco l'accordo
Olbia, lotta alle navi inquinanti in porto: ecco l'accordo
Olbia.it

Pubblicato il 28 November 2016 alle 14:26

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Olbia, 28 Novembre 2016 -Intensificazione delle manutenzioni, utilizzo di additivi speciali, interventi sui software dellecentraline motore, anticipazione della sostituzione dei combustibili durante la sosta in porto. Sonoalcuni degli “accorgimenti” che le compagnie di navigazione adotteranno a partire dall’estate del2017 nel porto di Olbia.

Un primo risultato fondamentale, frutto del clima di fattiva e proficua collaborazione che si èinstaurato nel tavolo tecnico per la riduzione delle emissioni in porto, che vede protagonisti la Direzione Marittima del Nord Sardegna, l’Autorità Portuale, le Compagnie di navigazione ed ilR.i.na, Registro italiano navale.

Un laboratorio “green” nato nel mese di settembre e già arrivato ad una serie di risultati checonfluiranno in un accordo, che verrà siglato all’inizio del 2017, sulle buone pratiche da mettere incampo per ridurre la fumosità delle navi nelle fasi di accensione motori, passaggio ai generatori per la sosta e, quando possibile, nelle operazioni di manovra.

Le prime strategie da avviare sono state illustrate nel corso dell’odierna conferenza stampacongiunta presieduta dal Direttore Marittimo e Commissario Straordinario dell’Autorità Portualedel Nord Sardegna, Pietro Preziosi, che ha visto al tavolo i rappresentanti della Port Authority ed itecnici di Tirrenia, Moby, Grimaldi Lines ed i rappresentanti del Registro Italiano Navale (R.I.NA.).In sostanza, le compagnie, a partire dal mese di gennaio ed in previsione dell’intensificazione deitraffici che partirà dalla primavera 2017, avvieranno una serie di interventi tecnici e meccanici suitraghetti di linea, attraverso la sostituzione di parti del motore ed eliche, l’intensificazione dellemanutenzioni a motori e generatori, l’aggiornamento di software di controllo dell’accensione e dellamanovra nave per l’abbattimento dei fumi durante l’agganciamento delle frizioni. Ma anchel’introduzione di additivi che, migliorando la combustione, riducono la formazione di depositi el’emissione di particolato.

Dato oramai assodato - e più volte confermato dai prelievi del carburante da parte della Capitaneriadi Porto - l’utilizzo di combustibile BTZ con tenore di zolfo inferiore all’1,5% e gasolio con tenoredi 0,1% durante la sosta nel pieno rispetto delle normative europee e nazionali.Su quest’ultimo aspetto, l’impegno delle compagnie ad anticipare, ove possibile, il cosiddetto“change over”, ossia il passaggio dal BTZ al gasolio, procedura che, comunemente e per motivi disicurezza, avviene a qualche ora dalla sosta in banchina e che, in alcuni casi (soprattutto concondizioni di navigabilità perfette), potrebbe essere effettuata anche prima dell’ingresso in porto.

Buone pratiche, queste, che verranno messe nero su bianco all’inizio dell’anno e faranno parte di unaccordo volontario che verrà presentato ed approfondito nel corso di un convegno pubblico che Capitaneria di Porto ed Autorità Portuale organizzeranno nel mese di gennaio.

Un’occasione di confronto e, soprattutto, di rassicurazione per la popolazione sull’attività dei gruppiarmatoriali in materia di politiche ambientali e salvaguardia della salute delle città – porto e dellecentinaia di lavoratori coinvolti.

Quanto presentato oggi – spiega Pietro Preziosi, Direttore Marittimo e Commissario Straordinariodell’Autorità Portuale del Nord Sardegna – è un atto concreto e molto soddisfacente per l’adozionedelle cosiddette politiche green. La sollecitazione di alcuni cittadini ed esponenti della politica ciha spinto a premere sull’acceleratore e passare ad una fase ancora più tecnica nella quale lacollaborazione delle compagnie di navigazione e del R.I.NA., ma anche la professionalità dei funzionari di Capitaneria ed Autorità portuale, hanno prodotto un risultato senza precedenti per laportualità del Nord Sardegna. Un percorso virtuoso, quello che porteremo avanti, che verrà istituzionalizzato con un accordo volontario tra porto e navi, le cui risultanze verranno presentateal pubblico durante un convegno a tema che organizzeremo all’inizio del 2017”.