Friday, 26 April 2024
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Pubblicato il 25 October 2018 alle 11:50
Olbia, 25 ottobre 2018 - Distribuire volantini in una città grande e densamente abitata come Olbia è un lavoro faticoso: si cammina per tante ore e per lunghe distanze, si portano pesi sulla schiena e si è soggetti a tassi di "distribuzione" che obbligano il lavoratore (e a Olbia sono in tanti) a riempire con costanza migliaia di buche delle lettere.
Migliaia di buche delle lettere significano migliaia di persone, ma il tasso con il quale le cassette vengono rimpinzate di flyer sta decisamente disturbando la popolazione. Ogni settimana, quasi tutti i supermercati e i centri commerciali mandano in distribuzione il loro volantino con le offerte; a questi volantini "costanti", si aggiungono quelli estemporanei di aziende, brand più o meno noti, nuove attività in apertura.
Il risultato è una cassetta delle lettere piena zeppa di pubblicità che, inevitabilmente, finisce nella spazzatura, ma solo nel migliore dei casi. Nel peggiore, infatti, i volantini prendono la strada del marciapiede, creando sporcizia e inquinamento se non sono biodegradabili.
C'è talmente tanta pubblicità cartacea, a Olbia, che si stanno moltiplicando le scritte "no pubblicità" e non di rado si trovano piccole e grandi "cataste" di volantini abbandonate o buttate negli angoli.
Insomma, il problema è serio: la pubblicità è l'anima del commercio, ma forse si sta esagerando con la quantità.
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