Olbia - Chi segue le donne maltrattate sa di per certo, nel suo cuore, che
prima o poi qualcuno proverà a mettergli i bastoni tra le ruote. E questi "bastoni" possono avere la forma dell
'intimidazione. Ne sanno qualcosa le volontarie di
Prospettiva Donna che, ieri mattina, hanno trovato la sede della loro associazione
violata. Documenti ovunque, cose spostate, porta forzata.
Una porta blindata, grossa e pesante, che non ha protetto il nido costruito con fatica da Patrizia Desole e Piera Bisson. La notizia di quello che appare, col passare delle ore, come un vero e proprio atto intimidatoria ha iniziato a circolare questa mattina, ma il fatto è avvenuto nella notte di domenica. Sin da subito tutta
la città si è stretta intorno all'associazione con messaggi e telefonate di affetto, sostegno, comprensione. Un'onda di solidarietà che sta fortificando sempre di più quel muro invisibile che protegge le volontarie di Prospettiva Donna. "
Non ci sentiamo sole grazie al vostro affetto e alla vostra solidarietà, ci date la forza per continuare il nostro impegno - ha scritto Patrizia Desole sul suo profilo Fb -
Non ci arrendiamo di fronte a un atto così vile: un gesto vergognoso che offende tutta la comunità". Diverse le personalità civili e politiche che hanno espresso la loro vicinanza a Prospettiva Donna: il consigliere comunale Giulio Careddu, il consigliere comunale Liliana Pascucci, la presidente della Commissione comunale Pari Oppurtunità Enza Tucconi e decine di altri cittadini indignati. A questo elenco si aggiunge anche l'eurodeputata
Francesca Barracciu che ha scritto: "Carissime amiche mie, preziosissime operatrici, sono disgustata e preoccupata per ciò che è successo. Spero che le forze dell'ordine facciano presto chiarezza. nel frattempo consideratemi a disposizione per qualsiasi esigenza pesiate possa esservi utile". Il raid all'associazione - sul quale indagano i
Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia - è un
atto molto grave, specialmente se si considera la posizione della sede:
in pieno centro storico, a due passi dal Municipio. Questa intimidazione (difficile che i malviventi si siano introdotti per soldi e attrezzature) fa ben intendere in quale mondo le volontarie si devono muovere. Un mondo violento, dove la prevaricazione è la regola principale. Per questo è importante la reazione della Città: non lasciare sole le volontarie di Prospettiva Donna significa
fortificare l'azione dell'associazione e
dare una speranza a tutte quelle donne che, per un motivo o per un altro, ancora non hanno avuto il coraggio di ribellarsi.