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Cronaca

Olbia, Efisio Mendula: il vero one-man-show olbiese!

Olbia, Efisio Mendula: il vero one-man-show olbiese!
Olbia, Efisio Mendula: il vero one-man-show olbiese!
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 February 2017 alle 17:15

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Olbia, 19 Febbraio 2017 - Una voce potente e caratteristica, un modo di porsi gioviale e una simpatia travolgente: Efisio Mendula, meglio noto come Efix Mondolbia, è uno dei tanti personaggi olbiesi che merita di essere raccontato (e valorizzato).

Efisio Mendula è una parte importante della città di Olbia: una parte, forse, meno conosciuta. E' la città della musica, dell'inventiva e della dissacrazione simpatica e irriverente. Efix è un vero e proprio one man show dalle doti poliedriche: canta molto bene, imita in modo spettacolare, ha una grande fantasia e innumerevoli passioni. "Ho questa passione da quando ero ragazzino - racconta Efix -. Ho iniziato prima con la musica, quando mi hanno regalato una chitarra alle scuole medie. Il primo gruppo musicale l'ho fondato a 18/20 anni. Non ho fatto altro che coltivare le mie passioni".

Il talento di Efix non passa certamente inosservato: Efisio approda a Radio Internazionale Costa Smeralda con un programma ormai divenuto leggenda, vale a dire Gli Internati. Insieme ad altri ragazzi, Efix faceva compagnia agli olbiesi con le sue "vocine strane", le sue imitazioni e il suo Meteo. Gli Internati rappresentano un vero e proprio pezzo di storia radiofonica della città: un patrimonio inestimabile di notizie, curiosità e olbiesità.

Uno degli aspetti più simpatici della vita artistica di Efisio èla sua partecipazione alle Occupazioni scolastice. "Correva l'anno 2003/2004 - continua Efisio -. Mi è capitato di partecipare a queste occupazioni. Conoscevo qualcuno della scuola e mi facevano entrare e si rimaneva anche fino alle 4 del mattino a fare un po' di chiasso. Erano delle occupazioni tranquillissime". Durante questi eventi improvvisati, Efisio dava vita a personaggi e cantava insieme ai ragazzi: un'intera generazioni di giovani olbiesi ha avuto l'onore di fare occupazione a suon di musica.

La vita artistica di Efisio, oggi, è fatta soprattutto di musica. Due sono i gruppi che lo vedono protagonista: i Falchi, fondato nel '76 in cui Efisio è entrato nel 2003, e "Il suono delle idee" creato da poco. I Falchi (composti da Efisio voce solista e chitarra, Pasqualino Deiana alle tastiere, Riccardo Meloni alla chitarra, Sergio Murgoni al Basso, Daniele Mundula alla batteria) fanno musica pop italiana principalmente degli anni '60. "Il suono delle idee" è un duetto dove Efix, sempre voce e chitarra, si esibisce con Giovanni Cucca. "Stiamo facendo sia cover di De Andrè, Nomadi, più qualcosa di inedito - continua -. Abbiamo scritto anche una canzone sulla violenza di genere". Autore del testo una nostra vecchia conoscenza: Paolo Ardovino.

Uno degli aspetti più intriganti della vita artistica di Efisio Mendula è la sua passione per i video irriverenti. Su Youtube e Facebook è possibile trovare perle d'annata comela parodia di Danza Kuduro, l'irrivente Voyager con il fantasma alla Tomba dei Giganti, il dissacrante cooking show Cotto e Buttato. Epica - e sottobanco - l'imitazione del parroco della Basilica di San Simplicio: l'amatissimo Don De Bidda magistralmente imitato da Efisio durante una finta processione per le strade della città.

L'irriverente olbiesità di Mendula va a braccetto con un lavoro incredibilmente serio molto importante: quello al 118, precisamente alla Croce Bianca. "Tutto è iniziato quando un mio vicino di casa mi ha portato alla Croce Bianca. Avevo 17 anni - continua lo show man olbiese -. Ho iniziato quasi per gioco. Piano piano mi sono appassionato, poi aiutare gli altri è sempre una cosa molto bella. E' un lavoro che serve agli altri, ma serve anche a te stesso".

In questi anni di lavoro sull'ambulanza, Efisio è stato testimone di tantissimi interventi: ogni viaggio è la storia di una persona ed Efisio li ricorda tutti. Alcuni, però, rimangono nel cuore più di altri. "Il caso più bello è uno di quei casi in cui il paziente, alla fine, non ce l'ha fatta - continua Efisio -. La cosa che ha reso questo caso speciale è la lettera che i parenti ci hanno scritto ringraziandoci per tutto ciò che abbiamo fatto". E' un lavoro delicato, ma anche estremamente arricchente: "I casi più brutti sono quelli con i bambini e i ragazzi molto giovani: è fondamentale avere un po' di sangue freddo quando si affrontano".

Tra un intervento e l'altro, Efisio non abbandona le sue grandi passioni: una delle soddisfazioni più grandi e recenti è stata quella di presentare la serata dedicata ai terremotati che si è svolta al Parco Fausto Noce: e noi speriamo che il nostro Efix continui ad avere tante soddisfazioni come questa.