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Cronaca

Olbia e la fuga dei cervelli: il 55% degli studenti vuole emigrare

Olbia e la fuga dei cervelli: il 55% degli studenti vuole emigrare
Olbia e la fuga dei cervelli: il 55% degli studenti vuole emigrare
Olbia.it

Pubblicato il 09 May 2013 alle 17:21

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Cari lettori, pubblichiamo il primo frutto della collaborazione tra ilgiornalediolbia e un giovanissimo futuro giornalista che ci aiuterà a guardare da vicino il mondo dei giovani olbiesi:

"In un futuro più o meno vicino, pensi di rimanere qui o ti vedi altrove?"

Questa è una delle domande che abbiamo fatto a circa 80 studenti olbiesi che frequentano il Liceo Classico Antonio Gramsci, il Liceo Scientifico Lorenzo Mossa e l'Istituto tecnico Dionigi Panedda. Ragazzi tra i 14 e i 19 anni che pensano, giustamente, sempre più al futuro. Un futuro che solo per il 5% li vede ancora qui ad Olbia o comunque in Sardegna.

La stragrande maggioranza degli intervistati si è divisa tra chi vede ancora l'Italia come un trampolino di lancio (circa il 40%) e chi invece sogna direttamente di cambiare paese (circa il 55%).

E' un risultato allarmante oppure si tratta semplicemente di ragazzi ambiziosi?

Dipende dal punto di vista.

A influenzare le scelte di questi giovani olbiesi è principalmente il fattore università: quasi tutti gli intervistati frequentano il liceo e molti desiderano continuare gli studi presso istituti universitari che non si trovano certo a Olbia. Rimanendo in Italia le città universitarie menzionate di più sono Milano e Roma, ma anche l'estero è molto quotato. In particolare l'Inghilterra, la Germania e la Francia – e non mancano gli Stati Uniti d'America e l'Australia.

Secondo questi numeri, dunque, la maggior parte dei giovani olbiesi sogna un futuro radicalmente diverso rispetto alla quotidianità che vive ogni giorno.

A questo punto vien da chiedere il perché di tali scelte. In generale la risposta è la stessa: «Si tratta di paesi più evoluti ed industrializzati, che offrono di certo più opportunità».

Visto il risultato del nostro sondaggio, abbiamo chiesto un'opinione a Carlo Ciocca, rappresentante del Liceo Gramsci di Olbia. «Una situazione da incubo, bisogna provvedere immediatamente onde evitare un ulteriore declino - ha affermato Ciocca - Non è un caso che, dati alla mano, la crisi va a braccetto con l'inefficienza scolastica e del lavoro» .

La nostra piccola inchiesta lascia a molte riflessioni su Olbia, città vista come calamità per i turisti e posto da cui scappare per i giovani ambiziosi.

Di Paolo Ardovino