Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Gallura sempre più povera: ecco i dati della Diocesi

Gallura sempre più povera: ecco i dati della Diocesi
Gallura sempre più povera: ecco i dati della Diocesi
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 April 2017 alle 19:02

condividi articolo:

Olbia, 12 Aprile 2017 - La Pasqua si avvicina e per molti cattolici questo diventa un periodo di riflessione, non solo di gioia e di pranzi in famiglia. I primi a compiere questa riflessione sono proprio coloro che guidano la comunità cattolica locale: il vescovo, monsignor Sebastiano Sanguinetti, e Antonio Tamponi e Giovanni Pittorru, rispettivamente responsabile del Centro Umanitario e del progetto Voce Amica (braccio operativo della Caritas) e responsabile della Caritas.

Il vescovo Sanguinetti ha preparato una lunga lettera pastorale dedicata ai poveri del territorio: una realtà che la Chiesa della Diocesi di Tempio-Ampurias ha toccato drammaticamente con mano in questi anni. "Abbiamo scoperto tante povertà durante l'alluvione - ha spiegato monsignor Sanguinetti -. Accanto ai danni materiali, vi erano tutte le altre povertà. Abbiamo provato ad alleviare le sofferenze. I poveri ci sono, sono tanti ed è una povertà molto forte.Perché questa lettera? Non sono amante delle statistiche, ma più passano gli anni più cresce esigenza di trovare l' essenziale. Questa lettera descrive la sintesi del mio ministero. Nella foto vi è la lavanda dei piedi. In questa icona trovo l'essenza di mio sacerdozio e vescovato".

I dati sulla povertà nel territorio resi noti della Diocesi sono molto preuccupanti. "Nel 2016 i Centri di Ascolto che prendono parte alla rilevazione dei dati sono dodici: a Tempio il Centro di Ascolto Diocesano Voce Amica, il centro di Ascolto cittadino “Cittadella della Carità”, i Centri di Ascolto di Arzachena, La Maddalena, Perfugas, Santa Maria Coghinas, e i Centri di Ascolto di Olbia, il Coordinamento Caritas, La Salette, San Paolo, San Simplicio, Sacra Famiglia e San Michele Arcangelo* - si legge in un documento ufficiale della Diocesi -.Nel corso del 2016, si sono rivolte ai Centri di Ascolto della Diocesi 1050 persone, con un aumento di circa 20% rispetto agli anni precedenti.Come negli anni precedenti, la maggior parte delle persone sono donne, il 57,7% contro il 42, 3% degli uomini, tuttavia sta lentamente aumentando anche la percentuale di presenza maschile che, nel corso negli ultimi anni, ha subìto un graduale ma continuo incremento: dal 2009 al 2016, ha registrato un aumento del 79%.C’è un altro dato di rottura rispetto al passato.Mentre nel 2010, il dato di rottura rispetto agli anni precedenti era rappresentato dalla cittadinanza, poiché per la prima volta si registrava un numero maggiore di persone con cittadinanza straniera (con un incremento dell’81% rispetto all’anno 2009), nel 2016, invece, sono gli italiani a presentarsi con più frequenza ai Centri di Ascolto, con una percentuale del 78% rispetto ai cittadini non italiani. Tale dato rispecchia la congiunturale crisi economica e politica che il Paese sta attraversando ormai da qualche tempo".

Gli stranieri si presentano in maggior numero a Olbia, Arzachena e La Maddalena; le nazionalità preponderanti sono quella marocchina e romena.

"I problemi familiari, già riscontrati negli anni precedenti, seguono nel 2016 l’andamento previsto: le voci che riguardano l’allontanamento dalla famiglia, le separazioni, i divorzi, e in generale le conflittualità interne al nucleo familiare, hanno subìto, rispetto agli anni precedenti, un aumento del 50%. In quest’ottica, sembra quindi, come già accennato precedentemente, che i problemi economici disgreghino le famiglie - continua il prospetto della Diocesi -.I bisogni prevalenti riguardano soprattutto le problematiche di occupazione/lavoro, con un aumento della disoccupazione del 65% nel 2010 rispetto all’anno 2009, e di un ulteriore 16% nel 2016.Tra le tipologie di aiuti sopraggiunti agli operatori, le richieste più pressanti pervenute ai Centri di Ascolto sono quelle riguardanti i beni e i servizi materiali, ma in particolare, le richieste dirette di sussidi economici, che sono incrementate del 55% . E’ però altrettanto importante segnalare che anche gli interventi degli stessi sussidi economici, effettuati dalla Caritas, hanno subìto una crescita, concomitante alle richieste, del 48%".