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Cronaca

Olbia, Centro Trasfusionale chiuso. Talassemici: "fate il tampone anche a noi"

Olbia, Centro Trasfusionale chiuso. Talassemici:
Olbia, Centro Trasfusionale chiuso. Talassemici:
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 March 2020 alle 10:45

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Olbia, 24 marzo 2020 - Un operatore sanitario risultato positivo, Centro Trasfusionale Olbia chiuso e pazienti che attendono di capire quando potranno continuare la terapia.

E così, ecco i pazienti sul piede di guerra. Pazienti talassemici per i quali quel reparto è vita nel vero senso della parola.

Dopo giorni di rimpalli e di notizie non ufficiali, i pazienti olbiesi hanno deciso di alzare la testa e di chiedere certezze.

Questo il documento che i talassemici olbiesi hanno inoltrato ieri notte all'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, al commissario straordinario Ats Giorgio Carlo Steri, al direttore sanitario Ats Mauro Locci, al direttore amministrativo Ats Attilio Murru, Al direttore dell'Assl Olbia Paolo Tauro, al premier Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza, al capo della ProCiv Angelo Borrelli, al direttore sardo ProCiv Antonio Belloi, al procuratore di Tempio Gregorio Capasso, alla prefetta di Sassari Maria Luisa d'Alessandro, al sindaco di Olbia Settimo Nizzi e al responsabile Centro Trasfusionale Olbia/Nuoro Pierpaolo Bitti.

"Alla luce degli accadimenti delle ultime 24 ore I pazienti affetti da Thalassemia seguiti presso il Centro Trasfusionale di Olbia chiedono che vengano trovate le soluzioni per gestire la situazione con Interventi
Immediati
che garantiscano la sicurezza del servizio", si legge nel documento firmato da Riccardo Melosu in rappresentanza dei pazienti talassemici.

Gli interventi immediati, scrivono i pazienti, devono comprendere le seguenti azioni.

"Il personale dedicato sia sottoposto a Tampone e possa riprendere il servizio a seguito di esito negativo, opportunamente dotato di idonei dispositivi di protezione individuale, che chiediamo sin d’ora vengano distribuiti ai pazienti in terapia, prima del loro accesso in struttura", si legge.

E ancora: "I pazienti che hanno frequentato Il Centro trasfusionale nell’ultima settimana vengano sottoposti a Tampone", nonché "i locali dedicati alla terapia siano ricercati e predisposti e allestiti in totale sicurezza esternamente al presidio ospedaliero del Giovanni Paolo II ad uso esclusivo dei pazienti con Thalassemia e al personale medico" del centro "finché non ci sia il ripristino in totale sicurezza del Centro abituale per riprendere al più presto la terapia Salvavita per i pazienti che da giovedì scorso 19/03/2020 si sono visti annullati gli appuntamenti Trasfusionali".

"Per il mantenimento di tale Assistenza Sanitaria Efficiente chiediamo il monitoraggio sulla salute degli Operatori con ripetizione dei Tamponi a cadenza quindicinale. Confidiamo nel vostro celere e Interessato operare".