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Cronaca

Censura Olbia.it. Il sostegno della minoranza: "basta sminuire il problema"

Censura Olbia.it. Il sostegno della minoranza:
Censura Olbia.it. Il sostegno della minoranza:
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 April 2018 alle 20:44

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Olbia, 07 aprile 2018 - Nel buio pesto di Poltu Cuadu provocato dal voto contro il reinserimento di Olbia.it tra le testate accreditate, non vi era solo la "luce" del voto a favore del consigliere azzurro Bastianino Monni: anche la minoranza, promotrice della mozione, ha brillato come una supernova nello spazio siderale. Il tutto per difendere la libertà di stampa e la Costituzione.

"Con quello che sta accadendo nella città di Olbia, credo che questi argomenti debbano essere trattati all'interno dell'Aula consiliare - ha detto Ivana Russu, consigliera della Coalizione Civica -. Sappiamo bene che non c'è un regolamento che obbliga il sindaco a mantenere nella mailing list una testata piuttosto che un'altra, ma qual è il fatto grave che porta una segreteria di un sindaco a cancellare una testata? Qual è l'atto che porta alla cancellazione di questo tipo? Un sondaggio".

Poi è stato il turno di Davide Bacciu (progetto Olbia): "Può non piacere ciò che si dice, ma io devo tutelare la libertà di informazione. Sui diritti non possiamo tutti che essere a favore al reinserimento della mailing list, non dobbiamo fare finta che sia una cosa di poco conto: la presenza dei rappresentanti della stampa sarda in Consiglio ne è testimone. Non penso che vadano a seguire i consigli comunali di ogni città".

"Lei ha detto che l'eliminazione dalla rubrica della testata giornalistica Olbia.it non reale - ha detto Roberto Ferinaio (M5S) rivolgendosi al presidente del Consiglio comunale, Giampiero Mura -. Trovo invece surreale che una situazione dove si portano dei fascicoletti come questi, di dubbia utilità perché non oggetto in argomento, con dei riferimenti che tentano di influenzare. Questo è un bluff. Lei ha minimizzato il fatto, ha detto che non è reale. Invece ricordo che la testata giornalistica, sulla sua pagina, ha scritto che ci sono state delle conseguenze reali che loro non sanno se attribuire direttamente a questa esclusione, conseguenze anche economiche. Anche se casuali, sono molto reali e non immaginarie".

"La stampa vive di notizie. La stampa senza notizie è inutile che facci al a stampa, quindi la notizia ha tanto più valore quanto arriva prima ad un giornalista piuttosto che a un altro. Quando un giornalista ha un'esclusiva di una notizia, quella notizia ha un valore; quando arriva in maniera indiretta, quella notizia arriva dopo 3 ore ha un altro valore. Vi spiego dove sta la censura di questa azione - ha sottolineato Rino Piccinnu -. Cari altri giornali che siete ancora nella mailing list, attenti: perché nel momento in cui qualcuno di voi scrive qualcosa di non gradito può saltare qualcun altro".

La mozione della minoranza, seppur rigettata, ha avuto il merito di rendere pubblici i motivi che hanno portato all'esclusione della nostra testata dalla mailing list comunale: durante la discussione, infatti, è emerso che il motivo della cancellazione non è altro che il sondaggio sgradito.

Per chi non capisse ancora cosa significa essere esclusi dalle comunicazioni ufficiali del Comune, in questi giorni vi è stata la presentazione di due importanti iniziative alle quali non siamo stati invitati.

Avremmo voluto esserci e raccontare ai nostri lettori queste iniziative importanti, una dedicata allo sport e l'altra dedicata alla comunità rom, ma purtroppo - essendo esclusi dalla mailing list - non abbiamo ricevuto la comunicazione del Comune e dunque non abbiamo potuto presenziare alle conferenze stampa.