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Olbia, bomba ecologica al campo rom da bonificare: "non escludiamo un aumento della tassa sui rifiuti"

Olbia, bomba ecologica al campo rom da bonificare:
Olbia, bomba ecologica al campo rom da bonificare:
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 October 2019 alle 22:19

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Olbia, 03 ottobre 2019 - Dal non si può fare nullaal "trasformeremo un disastro ambientale in un parco": in pochi giorni, l'opinione del sindaco Settimo Nizzi sull'emergenza rifiuti sembrerebbe proprio radicalmente cambiata - almeno sul campo nomadi chiuso da poco e anticipatamente rispetto al termine ultimo dettato dalla Comunità Europea.

Questo pomeriggio, in una conferenza stampa - alla quale Olbia.it non è stata invitata, il sindaco Nizzi ha spiegato la sua ricetta per risolvere il problema di Sa Corroncedda: vale a dire l'enorme bomba ecologica creatasi recentemente nel secondo campo rom della città.

Il primo, quello di Colcò, al momento è escluso dall'ordinanza numero 52 emessa oggi 3 ottobre 2019.

Seguendo ciò che era stato fatto per i rifiuti creati dall'alluvione del 2013, il Comune di Olbia stabilisce una serie di azioni straordinarie ed emergenzialiper provare a risolvere il problema.

Intanto, verrà sgomberato definitivamente il campo nel quale vivono ancora alcuni nuclei familiari che non hanno trovato un'altra sistemazione.

Poi, l'area verrà delimitata e recintata al fine di "inibire l’accesso a soggettinon autorizzati e scongiurare il reitero di abbandono di rifiuti e comportamenti illeciti".

Infine, il Comune avvia"le procedure per addivenire, previa acquisizione dei pareri dei soggetti competenti inmateria (ARPAS, Provincia SS, RAS), alla rimozione rifiuti ed eventuale bonifica dell’area di cuiall’oggetto".

Il problema delle discariche abusive non è nuovo, ma in poco tempo a Sa Corroncedda si è sviluppata una vera e propria situazione d'emergenza che ha messo in allarme i cittadini.

Proprio la settimana scorsa, il Comitato 4 Corsie Olbia-Sassari e il Comitato Complanari avevano denunciato la bomba ecologica, corredandola da alcuni esposti che sono stati inviati questa settimana a una serie di enti tra cui il Prefetto, la Procura di Tempio Pausania, la Assl Olbia (che avrebbe già compiuto, oggi, un sopralluogo), i Carabinieri del Noe.

Ora, è chiaro che una bonifica di quel sito (ma anche di tutte le altre discariche abusive disseminate nel territorio comunale) ha un costo e infatti Nizzi dichiara nel video di Olbianova: "I servizi vanno pagati. Li devono pagare i cittadini. Ecco perché io faccio un appello ai cittadini: quando vedete qualcuno che abbandona rifiuti, fermatelo e redarguitelo, e fateglielo caricare dentro la macchina. Fate la foto, tra poco ci sarà un'applicazione a disposizione, verrà garantito l'anonimato".

E ancora: "Mi sono assunto l'onere di cancellare tutte le manifestazioni da qui a fine anno e non sappiamo fino a quanto perché prima di tutto c'è la salvaguardia ambientale".

Il sindaco spiega che, poiché il costo potrebbe essere enorme, il Comune chiederà aiuto allo Stato e alla Regione, ma che non si può escludere un aumento della tari.

Difatti, Olbianova riporta tale virgolettato: "gli eventi di Capodanno potrebbero saltare. I soldi saranno destinati alla bonifica del campo rom e non possiamo escludere neancheun aumento delle tasse sui rifiutiper far fronte alla drammatica situazione".

Insomma, i cittadini onesti potrebbero anche essere cornuti e mazziati: non solo in tanti segnalano da tempo questa situazione del campo rom e delle innumerevoli piccole e grandi discariche disseminate nel territorio comunale, ma - a seconda di come risponderanno il Prefetto, la Regione Sardegna e il Governo centrale - potrebbero persino dover scucire qualche soldo in più di Tarsu nonostante l'impegno costante nel fare la differenziata.