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Cronaca

Olbia, Amp Tavolara sempre più internazionale

Olbia, Amp Tavolara sempre più internazionale
Olbia, Amp Tavolara sempre più internazionale
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 July 2013 alle 17:05

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Olbia – L'Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo si fa sempre più internazionale grazie al “Training Network for Monitoring Mediterranean Marine Protected Areas”, un progetto europeo di alta formazione rivolto ai giovani dottorandi di alcune prestigiose Università europee che vogliono lavorare nelle Amp. Il progetto, di cui è partner l'Amp gallurese, vede coinvolte diverse università europee: Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente Università Politecnica delle Marche, Università di Bologna, Università di Nizza, Università di Murcia, Universitàdi Atene e Hellenic Centre for Marine Research. Un bel vanto per l'Amp che, in questi giorni, ha accolto la prima stagista: la dottoranda spagnola Patricia Marti Puic. Per la dottoressa Marti Puic il lavoro in Amp è iniziato subito: il suo compito è quello di raccogliere dati che poi saranno confrontati all'interno del gruppo di lavoro creato con questo progetto europeo. In particolare, la stagista dovrà raccogliere campioni di dna da diversi esemplari di Eunicella (Eunicella singularis) e della Patella (Patella caerulea e Patella rustica). I campioni dovranno essere prelevati senza uccidere gli esemplari e dovranno interessare le popolazioni dell'Amp e le popolazioni che non abitano all'interno dell'area marina. In questo modo, studiando le relative differenze, gli scienziati capiranno se il patrimonio genetico degli esemplari dell'Amp si è conservato adeguatamente. Per quel che riguarda le altre attività dell'Area marina gallurese, l'Amp ha attivato il monitoraggio Regionale per la tutela, la gestione e la valorizzazione della risorsa riccio di mare(Parecentrotus lividus)in Sardegna, condotto dall’Università di Sassari e dall’IMC di Oristano. I ricercatori saranno affiancati dal personale dell'Amp guidata dal direttore Augusto Navone. Lo studio servirà ad aggiornare le conoscenze sulla specie in questione al fine di individuare delle straregie di conservazione.