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Pubblicato il 25 September 2020 alle 19:23
Olbia, 25 settembre 2020 - Una lunga giornata caratterizzata da continui e violenti scrosci di pioggia, vento forte, freddo e un'attesa infinita sia per i 125 migranti a bordo della piccola Alan Kurdi, sia per tutti gli operatori bardati da testa a piedi in banchina sul molo Cocciani di Cala Saccaia. Dopo ore e ore di attesa, e a quanto pare dopo un lungo braccio di ferro tra la Regione Sardegna e la Prefettura di Sassari, i migranti hanno potuto toccare terra.
La loro non è una toccata definitiva: il loro viaggio continuerà, come ha reso noto l'associazione tedesca Sea Eye, verso Marsiglia, ma serviva un porto sicuro in questi giorni a causa delle condizioni meteo in netto peggioramento a partire da oggi. Le prime persone a scendere dopo questo lungo viaggio iniziato al largo della Libia tra il 19 e il 20 settembre sono state una mamma con il suo piccolo bambino (forse una femminuccia): timidamente sono scese dalla nave, sono state accompagnate nella tenda per il tampone, poi l'identificazione e infine la "sosta" prima del riparo sicuro per la notte che alla fine - sempre dopo ore ed ore - è stato trovato (ed è una caserma dei Vigili del Fuoco ancora chiusa).
Sì, perché a quanto pare i 125 migranti della Alan Kurdi avrebbero rischiato di rimanere a bordo del piccola imbarcazione mentre le condizioni meteo peggioravano. Risolto questo problema, ecco lo sbarco.
Dopo la prima coppia, genitrice-figlia, ecco altre donne e altri bambini. Tutti avvolti in pesanti coperte, l'aria spaesata, ma con la voglia di salutare chi, dall'altra parte della recinzione (in maggioranza giornaliste/i, fotografi/e e cameraman) cercava di documentare le operazioni a molta distanza.
Secondo alcune indiscrezioni, a bordo vi sarebbero numerosissimi minori non accompagnati: un'emergenza sull'emergenza che non poteva essere ignorata.
La nave della Sea Eye è arrivata nei pressi di Tavolara prima dell'alba e ha sostato per diverse ore davanti a Nodu Pianu: solo dopo le 9 è entrata nel golfo di Olbia e alle 10:30 ha attraccato.
Le tende per il triage/tampone e per l'identificazione sono arrivate molte ore dopo l'arrivo in banchina. Lo sbarco è iniziato solo dopo le 18: quasi 8 ore di attesa per un riparo sicuro prima di continuare il viaggio.
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