Mater Olbia: primo step a Dicembre, piena operatività nel 2016

Olbia, 05 Giugno 2015 - Il Mater Olbia? Rappresenta il 2% di Pil della Sardegna. Parola di Lucio Rispo, rappresentante della Qatar Foundation Endowment, che questa mattina è venuto ad Olbia per alcune importanti comunicazioni sull'ospedale privato situato alle porte di Olbia.

La prima certezza riguarda i lavori nel rustico lasciato dalla Fondazione San Raffaele: le ruspe e i tecnici sono già al lavoro. "Il Mater Olbia ha l'obiettivo di ottenere le certificazioni internazionali (Istituto Di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e Joint Commission International ndr) - ha detto Lucio Rispo -. Per ottenere queste certificazioni bisogna tenere in considerazione dei parametri, come i tempi di percorrenza all'interno dell'ospedale, il numero dei pass e così via. La parte pediatrica, che verrà gestita dal Bambino Gesù, aprirà il primo dicembre. Entro la fine del 2016 l'ospedale sarà pienamente operativo".

Per quanto riguarda le assunzioni e la spendita dei fondi, Rispo è stato molto chiaro: i fondi sono privati, i privati li gestiranno. Sulle assunzioni non ci sarà spazio per "mediatori". L'unico modo per avere una chance è spedire il proprio curriculum alla mail >>> [email protected] <<<. Le candidature saranno gestite dalla Fondazione Luigi Maria Monti, partner dell'investimento. I profili più adatti verranno convocati ad un colloquio durante il quale il candidato avrà la possibilità di giocarsi una importante chance. Dopo di che sarà una commissione internazionale a valutare le candidature: a parità di curriculum, i sardi saranno privilegiati. Le assunzioni dirette saranno 650 tra sanitari e altre figure particolari come tecnici informatici. "Non assumeremo giardinieri - ha voluto sottolineare Lucio Rispo -. Per altri servizi faremo delle gare d'appalto che saranno gestite dalla Fondazione Luigi Maria Monti". Lo stesso dicasi per le aziende che vorranno partecipare ai lavori: la selezione sarà durissima.

In totale, i posti a disposizione sono 1000: 650 assunti direttamente dall'ospedale, altri 350 nei servizi collaterali. In più c'è l'indotto: tutto da creare. Nel più roseo degli scenari, Olbia potrà contare su una struttura unica nel suo genere, capace di catalizzare sul territorio l'attenzione di importantissime società impegnate nello sviluppo tecnologico, nella sanità, nell'informatica applicata e così via. Il che darà sicuramente un impulso straordinario anche nei settori "tradizionali" apparentemente lontani dal business sanitario. In un mondo strettamente connesso e glocal, il Mater Olbia potrà essere il volano per rilanciare tutta l'economia del nord est Sardegna e non solo.