Lo spirito genuino di San Simplicio? Tra le giostre del Fausto Noce

Olbia, 17 maggio 2015 - San Simplicio per Olbia non è solo la festa patronale: è l'occasione per staccare la spina dalla letale monotonia quotidiana ed immergersi in cinque giorni movimentati di divertimento. È come se una volta l'anno anche Olbia si trasformasse in un piccolo Paese dei Balocchi.

Ma cosa rende la festa di San Simplicio così accattivante ed attrattiva? Le giostre, ovvio. Se tra una bancarella e l'altra è scontato incontrare persone di mezz'età o più, basta varcare il cancello che dà all'ampio spiazzale delle giostre per trovare bambini, ragazzi e genitori (schiavizzati). La vera atmosfera simpliciana è qui: tra la polvere e le luci psichedeliche di questo o quell'altro gioco, con la musica sparata nelle casse che impedisce quasi del tutto la comunicazione, ma di certo non è questo il posto dove chiacchierare.

Gettone in mano e pronti al giro; votato da grandi e piccoli, il fascino delle autoscontro non perde smalto, assume anzi il ruolo di tappa obbligatoria per gli amanti del divertimento. Bisogna invece caricarsi con una buona dose di coraggio per salire su giostre più adrenaliniche e divertenti: le Montagne Russe e il Tappeto Volante ne fanno da slogan.

Per chi al pericolo ha preferito sfidare l'intuito, la scelta è ricaduta sulla Casa degli Specchi. C'è spazio anche per gli amanti dei motori, molto quotata si è rivelata infatti la pista dei Go-kart. Un altro classico al quale in pochi hanno rinunciato è, infine, il "calcinculo", i divertenti seggiolini volanti. Meno numerosi coloro che hanno deciso di sfidarsi nella Pesca delle Rane o in altri giochi di astuzia, molto meno spericolati e adatti per lo più ai più piccoli. Come ogni anno, però, gode di ottima popolarità anche il punjball, perfetto per dimostrazioni di forza tra amici - o mettersi rovinosamente in ridicolo.

La festa dura poco meno di una settimana, le attrazioni hanno popolato il Fausto Noce però già nei primissimi giorni di Maggio. Tra poco tutto verrà smontato, per la gioia di qualcuno (e del proprio portafoglio) e l'amarezza di altri.