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Cronaca

La Sardegna al MAO di Torino con un esemplare di Acquamanile bronzeo

La Sardegna al MAO di Torino con un esemplare di Acquamanile bronzeo
La Sardegna al MAO di Torino con un esemplare di Acquamanile bronzeo
Olbia.it

Pubblicato il 13 April 2019 alle 22:57

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Cagliari, 14 aprile 2019- Lo splendido esemplare di Acquamanile bronzeo conservato nella Pinacoteca Nazionale Cagliari, da ieri e fino al 1 settembre 2019 potrà essere ammirato al MAO, Museo d'Arte orientale di Torinoalla mostra Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, islam e arte.

La mostra,a cura diAlessandro Vanoli, è una narrazione attraverso immagini, reperti, libri e miniature: tecnologia, vita quotidiana e arte, che per secoli si sono rispecchiate nelle tante diverse fruizioni dell’acqua.

Il rapporto tra acqua e Islam, dalle sue radici più antiche ai suoi tanti complessi sviluppi, sino alle necessità più recenti.

Tra l’acqua e il mondo islamico esiste infatti un rapporto antico e intimo. Le ragioni climatiche lo spiegano solo in parte: vi è un’eredità antica di culture e civiltà precedenti, un senso religioso profondo e tante complesse ragioni sociali e culturali. L’acqua appartiene ai nostri sogni più profondi: evoca la maternità, la pulizia, la purità, la sensualità, la nascita e la morte. Questo naturalmente vale per ogni civiltà, ma nell’Islam tale serie di idee ha trovato un suo senso più profondo, facendo dell’acqua uno dei cardini stessi dell’esistenza umana: un cardine tanto spirituale quanto sociale ed estetico.

Il Polo Museale della Sardegna ha deciso di partecipare alla mostra internazionale con uno dei pezzi più prestigiosi conservato nella Pinacoteca nazionale di Cagliari. L’Acquamanile a forma di volatile, proveniente dalla Spagna, datato XI-XII secolo, fu ritrovato nei pressi di un contesto religioso, nella località di San Salvatore, presso Mores (Sassari), e acquisito nel 1919 dalla Pinacoteca Nazionale di Cagliari. L’opera, nella sua unicità, presenta alcune similitudini con altri due esemplari di acquamanile a forma di pavone conservati rispettivamente al Louvre di Parigi e alla David Collection di Copenaghen. Si tratta di reperti tra i più importanti nella loro tipologia con caratteristiche esclusive e di grande prestigio.

Alcuni dei più importanti musei europei ed extraeuropei, tra i quali l’Ashmolean Museum of Art and Archaeology di Oxford, il L.A. Mayer Museum of Islamic Art di Gerusalemme, il Benaki Museum di Atene, il Museo de La Alhambra di Granada, la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, il MUCIV – Museo delle Civilta’ di Roma, hanno messo a disposizione le loro preziose opere per realizzare una grande mostra. Tra gli oltre 120 manufatti esposti, vi saranno bocche di fontane siriane, una brocca iznik del XV secolo, tappeti che coprono un arco temporale che va dal XVI al XIX secolo, una coppa in vetro iraniana del IX-X secolo, uno spargiprofumo del XII-XIII secolo proveniente dall’India, oltre a numerosi manoscritti. E la Sardegna contribuisce con uno dei pezzi più prestigiosi.